Inchiostro rosso
Inchiostro rosso è il romanzo di esordio di Giuseppe Petrarca, un medical thriller, che racconta la drammatica realtà dei traffici e degli affari delle case farmaceutiche.
Il protagonista è Davide, ventiseienne e perciò nel pieno della vita.
La sua esistenza viene devastata da una malattia che lo consuma, fino a costringerlo su di una sedia a rotelle.
C’è una sola via di fuga: la lettura. Ed è proprio grazie a quella passione, che Davide contribuirà a risolvere il caso, attorno a cui gira il libro.
Giuseppe Petrarca
Giuseppe vive e lavora a Napoli, è nel ramo assicurativo e si occupa della valutazione tecnica e della quotazione per le piccole e medie aziende, ha inoltre maturato una buona esperienza nel campo della valutazione dei Rischi nell’ambito della Prevenzione e Protezione della sicurezza aziendale.
Sostenitore di numerose iniziative in campo umanitario, collabora con l’organizzazione onlus “Medici Senza Frontiere”. Ha composto e musicato alcuni brani musicali.
Angie: – Quanto conta una buona alimentazione per il tuo lavoro?
Giuseppe: – Moltissimo. Purtroppo i tempi stretti vanno a discapito del mangiar bene
Angie: – Nel lavoro che svolgi ti sei mai ispirata/o a qualcosa di gastronomico?
Giuseppe: – Nel mio thriller inchiostro rosso il commissario Lombardo (uno dei protagonisti della storia) si concede una pausa sorseggiando del buon vino di Sicilia la sua terra d’origine
Angie: – Cosa significa per te mangiar bene
Giuseppe: – Saper dosare gusto con qualità
Angie: – Le tue esperienze lavorative?
Giuseppe: – Opero da anni nel campo assicurativo come tecnico rischi imprese
Angie: – Hai un ristorante o un locale dove preferisci andare a mangiare? Se sì, dove?
Giuseppe: – Giro molto per lavoro. A Napoli o per meglio dire a Pozzuoli mi piace mangiare al Caffe Serapide
Angie: – Ti piace invitare amici a cena o a pranzo, o sei più spesso invitato??
Giuseppe: – Sempre di meno
Angie: – Sei mai stata/o a dieta?
Giuseppe: – Si e dovrei farlo di nuovo…un po di chili da smaltire
Angie: – Meglio carne o pesce?
Giuseppe: – Entrambi
Angie: – Se fossi un dolce, quale saresti?
Giuseppe: – Lo lascio dire agli altri
Angie: – Se fossi un ingrediente?
zucchero di canna
Giuseppe: – Zucchero di canna
Angie: – un frutto
Giuseppe: – Una macedonia
Angie: – Vino, ed in quale ti identifichi caratterialmente??
Giuseppe: – Morellino di scansano
Angie: – Un liquore
Giuseppe: – Una grappa barricata
Angie: – Il tuo punto debole
Giuseppe: – Un pochino permaloso e tanto patofobico
Angie: – Nel tuo frigo che cosa non manca mai, e nella dispensa?
Grana a cubetti
Giuseppe: – Grana a cubetti
Angie: – Quello che ti piace mangiare?
Giuseppe: – Soprattutto pizza e dolci
Angie: – Come ti definiresti a tavola?
Giuseppe: – Un buongustaio
Angie: – La colazione ideale e quella che invece normalmente fai
Giuseppe: – Il contrario di quella che faccio… fette biscottate e cereali invece di cornetti e brioche
Angie: – Di cosa sei più goloso? e cosa proprio non ti piace?
Giuseppe: – Dolci…ma non quelli con la crema e la panna
Angie: – Che ne pensi dei prodotti surgelati, che dimezzano il tempo in cucina?
Giuseppe: – Talvolta non sono da disdegnare
Angie: – La cucina e’ fatta anche di profumi, essenze, odori, ne hai uno preferito ed uno che non ti piace proprio?
Giuseppe: – L’odore della pastiera…racchiude in se profumi, ed essenze che evocano la primavera
Giuseppe: – limone
Angie: – Non puoi vivere senza…
Giuseppe: – l’amore
Angie: – un tuo menù ideale?
Giuseppe: – Pizza con mozzarella di bufala
Angie: – Dici parolacce?
Giuseppe: – NO…
Angie: – La parola che dici piu’ spesso?
Giuseppe: – Inchiostro rosso
Angie: – Esiste un legame tra cucina e sensualità? Che cosa secondo te conta di più nel sedurre una donna? Una buona cena, o anche il saper cucinare?
Giuseppe: – Una buona cena guardandola negli occhi
Angie: – Una “fantasia erotico gastronomica”?
Giuseppe: – Non si può dire…
Angie: – Hai mai utilizzato l’ambiente cucina per (scrivere) e lavorare?
Giuseppe: – Poche volte
Angie: – La verve letteraria, lo stimolo per incominciare a raccontare, avviene a pancia piena o a digiuno?
Di solito scrivo di notte…nel silenzio avvolgente. Più che mangiare ci vuole un buon caffè per rimanere svegli…
Giuseppe: – Di solito scrivo di notte…nel silenzio avvolgente. Più che mangiare ci vuole un buon caffè per rimanere svegli
Angie: – Preferisci di più il dolce o il salato quando sei preso dal tuo lavoro?
Giuseppe: – Senza dubbio il dolce
Angie: – L’ultimo libro che hai letto?
Giuseppe: – La follia dimenticata
Angie: – Il pezzo musicale che mette in moto i succhi gastrici…
Giuseppe: – Musica italiana in genere
Angie: – Hobby?
Giuseppe: – Sono scrittore…ti pare
Angie: – Se fossi un personaggio mitologico chi saresti?
Echo and Narcissus (1903), John William Waterhouse
Giuseppe: – Narciso…in fondo lo sono
Angie: – Qual è il sogno più grande?
Giuseppe: – Far diventare il mio libro un film di successo
Angie: – Cosa ti dicono più spesso?
Giuseppe: – Che il mio libro è molto interessante e che fa riflettere
Angie: – Ti fidanzeresti con una cuoco/a?
Giuseppe: – Il mio cuore è già impegnato
Frittata di Maccheroni
Angie: – Un piatto della tua infanzia
Giuseppe: – Frittata di maccheroni
Angie: – Quale piatto eleggeresti come simbolo dei 150 anni dell’Unità d’Italia?
Giuseppe: – Spaghetti al pomodoro è un classico mediterraneo
Angie: – A quali altri progetti ti stai dedicando in questo periodo?
Giuseppe: – Intenso lavoro siamo in un periodo di cambiamento
Angie: – Come definiresti il tuo carattere, da un punto di vista prettamente gastronomico?
Giuseppe: – gustoso
Angie: – A che piatto paragoneresti, Berlusconi, Renzi, Beppe Grillo?
Giuseppe: – Ad un unico piatto…brodaglia indigesta
Angie: – La cucina ti ha mai tradito?
Giuseppe: – Sono i cuochi che tradiscono non la cucina
Angie: – Se tu dovessi abbinare una pietanza a ogni personaggio del tuo romanzo, quali sceglieresti?
Giuseppe: – Una menu a base di crostacei, pesce, un risotto alla milanese e per finire la cassata siciliana
Angie: – Quale personaggio del tuo libro potrebbe essere “la mela proibita”?
Giuseppe: – Carla la compagna del commissario Lombardo
Angie: – Prova a descrivere il tuo romanzo – o parti di esso – con metafore culinarie, tipo “nutrimento dell’anima”.
Giuseppe: – Un inno alla speranza e alla libertà…di vivere e perché no mangiare bene
Angie: – Se tu dovessi scegliere uno scaffale di supermercato (o altro negozio simile), dove immagineresti collocato il tuo libro? E perché?
scaffale con pomodori
Giuseppe: – Tra le conserve di pomodoro…inchiostro ROSSO
Angie: – Stai pensando alla trama da mettere su carta, sei preso dal vortice dell’ispirazione: dove ti percepisci? (es. in un agrumeto, in un campo di pomodori, in una distesa di mais, in un vigneto ecc.)
Giuseppe: – In un campo di grano
Angie: – quale attore sceglieresti per ricoprire il ruolo del protagonista del tuo libro? E di qualcuno dei “secondari”?
Denzel Washington e Harrison Ford
Giuseppe: – Harrison Ford e Denzel Washington
Angie: – Il sapore delle tue parole?
Giuseppe: – fruttato
Angie: – Tre aggettivi per definirti come scrittore/ice:
Giuseppe: – ispirato, sensibile, creativo
Angie: – Tre aggettivi per definirti come uomo/donna:
Giuseppe: – lascio dire agli altri è troppo difficile
Angie: – Cosa c’è di te nel protagonista del tuo romanzo?
Giuseppe: – moltissimo
Angie: – Il colore della tua scrittura?
Giuseppe: – Rosso ovviamente
Angie: – Il prossimo libro che scriverai?
Giuseppe: – Già è in cantiere…un nuovo thriller sul concetto di normalità
Angie: – Il libro della tua vita?
Giuseppe: – Schegge di S. Fitzek
Angie: – Il libro che avresti voluto scrivere?
Giuseppe: – Il mio
Angie: – Il libro che non avresti mai voluto leggere?
Giuseppe: – No comment
Angie: – Qui nel nostro paese c’e’ un bel gran “fermento letterario” a Napoli forse piu’ che nelle altre città secondo te ci industriamo, o siamo bravi? Chi tra gli autori campani preferisci e reputi più bravo, ed a quale piatto lo paragoneresti?
Domenico Rea
Giuseppe: – Sono moltissimi e in gamba…direi Domenico Rea
Angie: – Le donne secondo te, sono piu’ brave degli uomini a scrivere? e ad affontare il tuo stesso genere letterario?
Giuseppe: – Evviva la Parità
Angie: – Se dovessi riassumere la tua filosofia di vita?
Giuseppe: – Amare per vivere
Angie: – Il tuo dolce del natale preferito e se hai qualche ricordo legato alla gastronomia di questo periodo
Giuseppe: – Struffoli a gogò
Angie: – in conclusione, una tua ricetta per i miei lettori
Giuseppe: – La troverete nel prossimo libro…suspence