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INTERVISTA | Gloria Vitari per Momo il Gomitolo: "Le scarpe sono un supporto fisico e morale che nessuno può battere"

Creato il 05 settembre 2011 da Roberto Arleo @robertoarleo

Chi c'è dietro il tuo blog? Chi sei/siete?
Innanzi tutto un abbraccio a tutti i lettori, da brava sconosciuta voglio fare buone impressione! Mi presento, sono Gloria “Momo il Gomitolo” Vitari, ho 26 anni e vivo a Torino, anche se originaria di Lodi (da cui il titolo del mio blog). Il nick Momo il Gomitolo è un mix tra il mio soprannome di sempre “Momo” e un omaggio al mio fidanzato, mi chiama “gomitolo” per via della bassa statura. Passo molto tempo a disegnare scarpe e vestiti, che mi riprometto sempre di fare o far fare (per le scarpe) ahah! Attualmente passo da un lavoro di call center all’altro, purtroppo l’offerta oggi è questa, ma la mia ambizione è quella di entrare nel mondo delle calzature come opinionista/scrittrice, sarebbe stupendo, io dal mio angolo continuo la mia ricerca e cerco di apprendere tutto quello che posso da questo mondo meraviglioso. Come stile non posso darmi una defizione precisa: amo i capi vintage anni 40/50 (epoca dalla quale traggo ispirazione anche per trucco e taglio di capelli). Forse il termine Pin-Up può rendere un po’ l’idea, amo i capi superfemmilili, le fantasie floreali, le maglie a righe e i pois. Presto sempre massima attenzione ai dettagli sartoriali, un mio passatempo è proprio quello del cucito, un vestito carino ma con una cucitura storta non sarà mai di mio interesse. Borse, accessori e bigiotteria il più possibile di qualità, non importa siano firmati da chicchessia, basta che materiali e design siano genuini. Sono una grande e appassionata “spulciatrice” di mercatini dell’usato e negozi sperduti, amo acquistare su internet e cerco sempre l’”occasione”, non mi piace pagare troppo per un oggetto che posso trovare con i saldi. Ovviamente, in mezzo a tutto ciò, le scarpe ricoprono circa il 90% della mia vita: le studio, le compro, le giudico e comincio da loro per ogni outfit indossato. Anzi, inizio da loro per scegliere quali abiti comprare!
Da quanto tempo ti interessi di moda?
Il mio interesse per la moda ha iniziato a bussare alla porta già quando frequentavo l’asilo, ho “cucito” il primo “capo” a 5 anni: mi sono fatta una mantellina con la stoffa di un vecchio ombrello, per la precisione ho ritagliato e attaccato un bottone hihi! Ovviamente era uno schifo, ma amavo l’idea di distinguermi e farmi notare attraverso qualcosa di personalizzato, consideriamolo un inizio! Le scarpe, ricordo bene, hanno cominciato ad esercitare su di me un potente magnetismo all’età di 12 anni, è stata la prima volta che ho frequentato una scuola di città (arrivavo dal paese di campagna più “tipico” della Bassa Padana), andavo alle medie e, mentre aspettavo il pullman, immaginavo di possedere tutte le scarpe che vedevo indossate dalle passanti. Passare dalla scarpiera immaginaria a quella reale è stato immediato: dopo pochi mesi sfoggiavo il mio primo stivaletto con tacco, seguito a ruota dal primo stivale e dalla decolletè. Mi ricordo la sensazione, bellissima, di “percepire superpoteri” calzando scarpe con i tacchi e da allora sono la colonna portante della mia vita (letteralmente!).

Perché nelle donne c'è tutto questo amore per le scarpe?
Sono un supporto fisico e morale che nessuno può battere. Mi spiego: i tacchi sostengono fisicamente il nostro corpo per tutto il tempo che vogliamo, non battono ciglio sulla nostra linea e non si lamentano mai (magari i piedi sì, ma sono dettagli...), in un secondo tempo possono innalzare la nostra autostima in relazione ai cm aggiunti alla statura. Apportano modifiche alla nostra silhouette come nemmeno il più modellante tubino nero possa fare: alzano il sedere, allungano le gambe e le slanciano, accentuano l’andatura ancheggiante tipicamente femminile. Ci annunciano con il loro ticchettìo e, cosa non da poco, esprimono il nostro stile, la nostra personalità con estrema precisione. Chi, o cosa, può tanto?
Qual è il tuo modello preferito e perché? 
Il mio modello preferito è la decollete classica monocolore, tacco alto e punta a mandorla, molto scollata. E’ sicuramente il modello più presente nella mia scarpiera, seguito dalle peep toe con fiocco. Non sono un amante, invece, degli ibridi come possono esserlo gli stivaletti/sandalo.

Preferisci possedere tante paia di scarpe a un prezzo basso a discapito della qualità variando spesso oppure poche e di qualità pregiata?
Il mio motto è cerca il meglio, la qualità migliore al prezzo più onesto: ho una scarpiera piena di grandi nomi e materiali pregiatissimi pagati davvero poco grazie alle occasioni trovate in ogni dove. Detesto le imitazioni (non i modelli ispirati, per quelli ho un certo margine di tolleranza), ma non disdegno le scarpe economiche: perché privarsi di uno sfizio ad un prezzo molto piccolo? A patto che siano davvero carine e non troppo plasticose. Se un modello costoso mi piace davvero aspetto che l’economia mi venga incontro: saldi, outlet e campionari sono la norma. Non sono particolarmente influenzabile dalle tendenze di stagione.
Quali sono le caratteristiche che valuti nella scelta delle scarpe?
Innanzi tutto la qualità: sia dei materiali che le compongono, sia, importantissimo, delle rifiniture. Una bellissima scarpa in ecopelle non viene scartata perché in materiale “povero”, alla stessa maniera una calzatura in pelle di capretto che sembra incollata con la colla a caldo non sarà mai presa in considerazione. La calzata è l’aspetto più importante: la scarpa deve essere progettata per accogliere un piede e non solo per nutrire uno sfizio estetico, cuciture sapienti e soletta interna accuratamente sagomata ne fanno aspetti di preferenza.
Che rapporto c'è tra scarpa e umore?
Un legame fortissimo: colore, materiale e altezza del tacco sono indici molto precisi. Di solito ho notato che una persona che si è svegliata male, e si sente giù di corda, preferisce una scarpa bassa, chi deve affrontare una sfida importante come un primo appuntamento o una riunione di un certo peso opterà per una scarpa sexy/grintosa munita di tacco... All’altezza!

Hai un colore che compare più frequentemente nella tua scarpiera?
Sicuramente il rosso è il colore predominante, segue il nero e il fucsia acceso. Mi piacciono le scarpe dai colori sgargianti, però a patto che abbiano una linea semplice e pulita.
Qual è il valore aggiunto che percepisci nelle calzature italiane?
In primo luogo la concia delle pelli non ha eguali, segue la vasta conoscenza dei tagli giusti del cuoio (sia di vacca che ovino) e nelle lavorazioni molto precise e sapienti dei nostri artigiani durante la realizzazione.
È possibile esprimere la sensualità attraverso le scarpe? In che modo?
Come dicevo poco fa, è proprio la forza che sa infondere una scarpa grintosa e audace al momento giusto che rende una donna al livello non plus ultra dell’essenza femminile: ancheggiare con moderazione e calibrare bene i passi possono molto più di una profonda scollatura o una minigonna vertiginosa.

Con quale criterio scegli le scarpe adatte ai tuoi outfit?
Parto dalle condizioni meteo, non sia mai che si possano rovinare! Poi, a seconda della giornata che mi spetta, scelgo il modello che mi da più la carica, successivamente i vestiti. Puntualizzo che ho smesso di indossare pantaloni. Non sono decisamente “Gomitolo-Style”.
Ti viene in mente qualche altro settore legato alla creatività (musica, fumetti, letteratura, cinema, design...) in cui le scarpe hanno un ruolo importante?
Nella musica senza dubbio, le star come Lady Gaga o Beyoncè hanno fatto spesso delle scarpe il loro feticcio-icona, sfoggiando i modelli più pazzi delle griffes più desiderate. Oppure, Gwen Stefani, che ha lanciato una sua linea di abbigliamento (L.A.M.B), non manca mai di deliziarci con tacchi assassini di bellissima fattura.
Quale sarà la tua prossima calzature oppure una tendenza futura che prevedi?
Un consiglio per le calzature di questo inverno direttamente dal Gomitolo: mezze punte (quelle definite “corte”, a “cuore”) e garbate, mezze tinte come ocra, senape, ghiaccio, verde bosco, taupe, tabacco, lilla, viola polveroso e bordeaux, e mezzi tacchi (dai 5 ai 7 cm, anche a spillo). Quest’inverno sarà per le mezze misure.

Link dove è possibile seguirti?
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Un pensiero sulle calzature per concludere l'intervista?
Quando acquistate un paio di scarpe fatelo desiderandole: dovete amarle! Pentirsi di un acquisto impulsivo, fatto per moda e non secondo i gusti personali, è sempre una ferita aperta. Meglio attirare l’attenzione per una scelta originale e in sintonia con il proprio gusto che mescolarsi alla massa! Poi, una cosa importantissima: quello che vi piace davvero oggi vi piacerà anche domani. E sfruttate i saldi!
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