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Intervista locale a Antonio Manuel Marco Cascio

Creato il 27 dicembre 2013 da Chaneltp @CryCalva
Rieccoci carissimi followers!
Stamattina abbiamo incontrato uno scrittore alcamese: Antonio Manuel Marco Cascio, nostro concittadino, per scambiare quattro chiacchiere sul suo primo libro che verrà presentato, per chi fosse residente a Alcamo o dintorni, domani pomeriggio alle ore 18:30 presso il locale 3/4 in Piazza della Repubblica.
LA FOSSA DEGLI ANGELI Intervista locale a Antonio Manuel Marco Cascio
AUTORE: Antonio Manuel Marco Cascio EDITORE:Giovane Holden Edizioni PAGINE:304 PREZZO:16,00
Intervista locale a Antonio Manuel Marco Cascio Il debutto narrativo di Antonio Manuel Marco Cascio è una storia in bilico tra romanzo di formazione e urban fantasy. Stile originale, piacevole attenzione ai dettagli descrittivi, intrigante ricostruzione di un ambiente giovane in cui gli adulti sono relegati a ruoli di comparse più o meno caleidoscopiche. Protagonista assoluto è un giovane diplomando amante della natura, delle Lettere, con molti e sinceri amici e una profonda fede religiosa. Nel corso di una gita al monte Bonifato entra rocambolescamente in possesso di una chiave-stella a sei punte posta su una croce di legno: sopra vi è inciso un messaggio in latino. È l'inizio di una grande avventura tra castelli, sotterranei, cimiteri e chiese di Alcamo. Manuel, in compagnia degli amici, di un misterioso frate appartenente all'ordine dei musici del cielo e di una bella ragazza irlandese di nome Selvaggia, insegue la verità che si cela dietro un terribile segreto custodito gelosamente dalla chiesa fin dal medioevo normanno. Sette chiavi corrispondenti alle sette porte, sette come i sette peccati capitali, sette come le stelle dell'Orsa Maggiore. Ogni chiave un enigma, risolverli tutti significa penetrare la vera natura di Lucifero e cogliere il suono del Tritonus Diabolicus. Ma il cammino per giungere alla rivelazione è lungo e passa per la Fossa degli Angeli.
Intervista locale a Antonio Manuel Marco Cascio Intervista locale a Antonio Manuel Marco CascioAntonio Manuel Marco Cascio nasce alle pendici del monte Erice, proprio accanto all'omonimo e magico borgo medievale, il 16 dicembre del 1985. Trascorre l'adolescenza ad Alcamo (TP) dividendosi tra lo sport, le arti e l'impegno civile. All'età di ventun anni si trasferisce a Rovereto (TN) per motivi di studio, frequenta l'Università per diventare tecnico di radiologia. Nel frattempo si dedica a un'altra delle sue grandi passioni, il viaggio, e visita l'Europa. Dopo un periodo di incarichi precari - in particolare a Treviso e Pisa - ottiene nel 2013 l'agognato incarico di ruolo a Treviso. Parafrasando il suo grande corregionale Roy Paci, parlando di sé cita: "Ho molto pianto e tanto sorriso, ora il destino lo invento da me. Questo è l'enigma del paradiso, sarai il mio viso se entrerò in te". Crede fermamente nella forza universale dell'amore.

Quando hai iniziato a scrivere? Ricordi i tuoi primi componimenti? Ho iniziato a scrivere sin da piccolo, già alle elementari mi dilettavo a scrivere e non appena i miei insegnanti hanno visto il mio "piccolo potenziale" hanno iniziato a farmi partecipare a diversi concorsi letterari con buoni risultati, nonostante i miei pensassero che scrivere fosse una perdita di tempo. Dopo il diploma ho avuto un periodo un po' difficile anche dal punto di vista fisico e ho deciso di ripiegarmi nella scrittura cercando di vedere la realtà più avventurosa e fantasiosa. Il libro "La fossa degli angeli" lo iniziai in quel periodo per poi interromperlo all'inizio dell'università non sapendo se l'avessi mai continuato.
Cosa ne pensi del panorama editoriale italiano? Personalmente non leggo molto ma credo che l'editoria italiana non sia aperta a nuove esperienze: cerca sempre gli stessi target, si è ormai fossilizzata in certi standard. Per quanto riguarda la mia casa editrice, la Holden, mi ha proposto di acquistare un certo numero di copie ma soltanto affinché anche io puntassi su di me, è stato infatti uno stimolo per girare l'Italia insieme al mio manoscritto. Devo ammettere di aver avuto proposte editoriali indecenti: una casa editrice mi propose la pubblicazione a patto che avessi perso tutte le percentuali di vendita. Si, il panorama è molto... chiuso.
Se potessi essere uno scrittore del passato, chi sceglieresti? Hemingway tutta la vita. La dimensione del viaggio ti collega con quanto di più bello e primordiale c'è in natura e nell'uomo. E poi Ernest amava il cibo, le donne e il vino!
Come mai il libro è ambientato a Alcamo? Ti sei affidato a delle ricerche? Il libro lo ambientai a Alcamo perchè è qui che vivevo quando ho iniziato la stesura e immaginato la storia. In realtà, una volta emigrato, volevo cambiare lo scenario ma diverse circostanze mi hanno indotto a pensare che per la nostra città ci potesse essere una speranza, che non fosse tutto perso. Una volta lontano, ho sentito l'amore per la patria madre-matrigna. Inizialmente, per il libro, mi sono affidato alle leggende popolane e agli aneddoti che le persone anziane spesso raccontano ai figli e ai nipoti.. Poi ho fatto qualche ricerca un po' più approfondita.  Intervista locale a Antonio Manuel Marco Cascio
Parliamo del libro.. Una storia tra presente e passato medievale. Un ragazzo all'ultimo anno del liceo scientifico un giorno si aggira tra i vicoli del nostro monte Bonifato finchè trova su una croce di legno una stella metallica a sei punte, che si rivela essere una chiave. Sette chiavi per sette enigmi, ogni chiave reca l'indizio per quella successiva... Tra castelli, cinta murarie, sotterranei, i protagonisti cercheranno di risolvere gli enigmi, accompagnati certamente da figure antagoniste. La copertina è stata creata da un'amica per metà irlandese: si nota sullo sfondo il castello di Calatubo e una suggestiva trasposizione della doppia natura di Lucifero.
Progetti futuri? Credo che già sia un sogno essere riuscito a terminare il libro e averlo tra le mani. Vorrei scrivere sia il prequel che il sequel del romanzo. Il prequel vorrei ambientarlo alla corte di Federico II di Svevia presentando anche la figura di Cielo D'Alcamo (ma questo richiede qualche anno di studio approfondito). Entro due anni invece vorrei scrivere il sequel in una realtà a metà tra l'aldilà dell'immaginario cattolico e le leggende fantastiche dei paesi scandinavi.Ma è già una vittoria aver pubblicato il mio libro quando tanta gente non credeva in me.
Ringraziamo tantissimo Antonio per la gentilezza, per aver risposto alle nostre domande e per averci donato una copia del suo libro, che speriamo di leggere presto! E' un ragazzo fantastico, con i piedi per terra. Gli auguriamo un futuro felice e ricco di nuovi libri!


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