Il personal branding in pillole: terza lezione!
Dopo una prima e una seconda, il generatore è arrivato alla terza lezione!
Ampliamo il tema del personal branding (PB) con un altra intervista, piena di spunti e consigli utili.
Questa volta sotto i riflettori abbiamo Stefano Principato, consulente e formatore nelle strategie di marketing e nel personal branding.
In particolare propone queste attività per professionisti, consulenti, free lance, manager e imprenditori.
Da Roma al web, luogo in cui Stefano è ben presente. Infatti oltre alla formazione in aula ( e a distanza), internet rappresenta per lui un secondo ufficio. Nelle rete è possibile trovare il suo blog , il suo profilo professionale insieme ai suoi profili social e all’ultimo arrivato in casa “scoop“.
Attenzione! perchè non è finita qui: infatti Stefano gestisce anche un altro blog (valoriprimilab) ma questo argomento è pasta per il marketing e la comunicazione d’impresa.
Torniamo a noi e al nostro PB…
Benvenuto Stefano,
introduciamo un po’ il tema del marketing personale ma, questa volta, applicato a professionisti, imprenditori e consulenti.
In primis da dove nasce questo tuo interesse?
Nasce molti anni fa quando mi occupavo in azienda di risorse umane. Poi ci fu la scoperta del marketing, i primi corsi specialistici e la lettura di “Positioning” di Trout e Ries. Con l’entusiasmo dell’età cominciai le prime consulenze ad amici e conoscenti che volevano entrare nel mondo del lavoro o sviluppare la loro carriera e le loro attività professionali. Negli ultimi dodici anni poi mi sono occupato in modo intensivo di creazione di impresa e di start up soprattutto di microimprese ed attività professionali ed artigianali.
Dato che in Italia questa filosofia è poco diffusa. Quanto, secondo te, è utile il marketing personale ai professionisti ed imprenditori? E se dovrebbe essere adottata, per ottenere quale beneficio?
Più che una filosofia per me è il modo di vedere e sviluppare il proprio business. In un periodo difficile come quello che stiamo vivendo occorre trovare un nuovo approccio e ri-vedere le modalità con cui svolgiamo il nostro lavoro. Il marketing personale aiuta a definire meglio le linee guida e le strategie su cui muoversi per realizzare i propri obiettivi. Per i professionisti, i consulenti ed i free lance il marketing personale può rappresentare la chiave per trovare il proprio modo di fare business, fare la differenza ed avere successo sul mercato.
Per aver ben chiaro il tema di cui stiamo parlando, soprattutto per i nostri lettori, questa filosofia può essere tradotta in una esperienza? Se si, puoi farci un esempio?
Mi viene in mente una esperienza in aula. Una giovane grafica pubblicitaria, ex campionessa giovanile di windsurf, cercava il modo di promuoversi per trovare lavoro come freelance. Aveva mandato il solito curriculum a moltissime agenzie pubblicitarie senza risultati concreti. Rimpiangeva comunque il mondo della sport che aveva dovuto abbandonare per un grave infortunio. La scelta poi di fare la free lance non era molto sentita ma nasceva dalla impossibilità di trovare un lavoro come dipendente nel settore pubblicitario. Attraverso diverse riflessioni di metodo e un’analisi di mercato, ha deciso di ri-posizionarsi come grafica “esperta” per il mondo del windsurf anche per le linee di abbigliamento ed attrezzature tecnico-sportive. Ho formulato un nuovo specifico curriculum visivamente più efficace e specifico per quel mercato e si è proposta direttamente alle aziende del settore. I risultati sono arrivati nel giro di pochi mesi. Poi successivamente ha rinunciato a fare la free lance per entrare direttamente in una azienda che le aveva fatto un’offerta davvero interessante.
Dal tuo blog (http://marketingpersonale.blogspot.com/) leggo che non ti occupi solo di proporre esempi e teorie in merito, anzi suggerisci anche i metodi di formazione come ebook, corsi pratici (sia vis-à-vis sia web) e il personal brand plan: tutti strumenti utili ma quanto?
La formazione è molto utile quando riesce ad unire aspetti teorici e momenti pratici di applicazione dei modelli e delle tecniche apprese. La decisione di sperimentare realmente nella propria vita lavorativa però nasce dalla singola persona che decide di cambiare e provare alcune delle cose che ha appreso. Nel mio blog provo a fornire spunti e stimoli per rendere più efficace la sperimentazione di nuove tecniche di analisi e di promozione. Il personal brand plan (http://marketingpersonale.blogspot.com/p/personal-brand-plan.html ) che offro on line infatti unisce teoria e pratica, formazione e consulenza a distanza in un corso decisamente personale e professionale.
Solitamente i numeri registrano una preferenza dato che, comunemente, si pensa a concetti astratti quando si parla di queste teorie. In realtà qual’è l’incidenza del marketing personale all’interno del proprio business?
Sempre più i rapporti di lavoro tendono al personale. Per i professionisti in genere e per molti micro imprenditori scegliere i “giusti” clienti e costruire un reciproco rapporto di fiducia sono condizioni necessarie per sviluppare la propria attività. Il marketing personale può aiutare molto nell’acquisire la consapevolezza delle proprie aree di forza distintive rispetto alla concorrenza, nel saperle promuovere nel modo migliore e nel sviluppare relazioni più efficaci e mirate.
Esistono anche altre caratteristiche che possono, anche solo come contorno, essere utili? Creatività ecc
Ogni persona possiede qualità e caratteristiche peculiari non sempre pienamente valorizzate. Non credo che una caratteristica personale sia meglio di un’altra. Occorre solamente acquisire la consapevolezza delle proprie potenzialità e poi cercare di esprimerle nella vita di tutti i giorni. Ad esempio tutti possiamo essere creativi. La creatività è una questione di approccio, metodo ed allenamento. Il metodo si può apprendere in aula o tramite la lettura di alcuni testi. Poi però ci vuole il coraggio di provare e riprovare per allenarsi ad esprimerla in modo efficace nel proprio lavoro.
Con l’era dei social network, molti professionisti e molte imprese sono impegnate nella corsa per aprire un profilo e/o una fanpage su Facebook, senza però capirne la vera utilità.. proviamo a definire un utilizzo corretto di questi due strumenti?
Profilo personale e profilo business o fan page sono diversi. Possono essere entrambi utili, ma sono diversi nell’uso e nel loro sviluppo. Possono essere comunque efficaci solo se inseriti in una strategia definita di relazione e di promozione. Aprire una pagina su Facebook è molto semplice, ma svilupparla in modo proficuo è più complicato. Poi Facebook, da solo, non serve più a molto. Occorre decidere dove e come essere visibili on line. Servono, ad esempio, una strategia di networking e piano editoriale di contenuti interessanti da sviluppare nel tempo.
Infine, ringraziandoti per la disponibilità, ti domando quali possono essere i consigli per coloro che intraprendono le strade del professionista, freelance, imprenditore..
Per i consigli ho creato una slide e ho scritto un post specifico: 43 consigli per migliorare il vostro marketing personale.
Basta cliccare qui (http://marketingpersonale.blogspot.com/2011/02/43-consigli-per-il-vostro-marketing.html) e scaricare la slide o leggere il post.
Grazie per l’attenzione! Ci vediamo su marketing personale.