Quando ancora l’underground era da ricercare e il pubblico doveva scovare i linguaggi “diversi” che sarebbero esplosi grazie al web,
Murder Farst creava già i suoi mostri. Attivo dagli anni ’80, la sua espressione è condizionata dalla musica da cui trae ispirazione per plasmare le sue creature.
"666% Proud to be a Monster", Murder Farst è orgoglioso della sua capacità di essere discorde, di esprimersi con una modalità che è contraria al senso estetico comune e che dichiara le sue radici in ciò che è ha generato il mondo lowbrow.Dopo la partecipazione per cinque anni a
Crack! Fumetti dirompenti, Murder Farst occupa di nuovo il Forte Prenestino: i suoi mostri realizzati con Wolfenstein sono i premi delle diverse sezioni del festival horror indipendente,
Interiora.
• Le tue sculture polimateriche attingono tutto il loro substrato dalla musica punk, quale gruppo ti spacca i timpani quando lavori ai tuoi mostri?Trovo generico e riduttivo parlare solo di punk. in realtà la mia ispirazione è in molti generi che orbitano tutti attorno al R’n’R degenere e perverso, quindi non esiste una sola band preferita, e in genere i timpani me li spacca la musica che mi fa schifo, non quella che amo.
• Oltre alla musica nei tuoi lavori c’è una ricerca dei materiali e una predilezione per la trasformazione in altro, quale artista trovi vicino in questo processo di evoluzione dall’oggetto alla realtà artistica?Lucifero.
• Il tuo progetto artistico è legato alla lowbrow art, raccontaci quali esponenti italiani del movimento ti interessano maggiormente.Come per la musica, non ho riferimenti fissi. Il mio interesse è immediato, le predilezioni uccidono l’
arte.
• Interiora, l’Horror Festival che festeggia Halloween al Forte Prenestino di Roma, premia i vincitori delle sue categorie artistiche con le tue opere, raccontaci il tuo Interiora?Per la precisione i premi di Interiora sono frutto di una collaborazione a quattro mani con l’artista Wolfenstein: nel dettaglio, lui costruisce la parte in metallo, io quella bio-plastica, e dalla fusione infernale prendono vita i premi. Questo è già il secondo anno che partecipiamo anche con un’esposizione, e per questa edizione abbiamo organizzato uno spazio-mostra all’interno del Forte Prenestino, il “Monster ’n’ Roll Bar”, che quest’anno ospiterà due artisti che hanno a che fare con il mondo dei
custom monsters, sono Giampo Coppa e The Archvillain, rispettivamente di
Torino e Milano; per quest’anno io e Wolfenstein ci siamo occupati anche di selezionare le band che suoneranno la sera del 31: i Muhtzi Mambo da Firenze, i Retardead Rebels da
Milano e i Sunglasses After Dark da Roma, inoltre nel “Monster ’n’ Roll Bar”, sventramenti musicali a cura di Tuttifrutti Apocalypse e Wolfenstein per tutti e tre i giorni della manifestazione.
Link di riferimento: www.murderfarts.blogspot.it
Rossana Calbi Se l'articolo ti è piaciuto, iscriviti ai feed per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del magazine, oppure diventa fan della nostra pagina facebook e seguici su twitter. Se hai la passione per la fotografia non perderti il nostro gruppo su flickr e seguici su instagram.