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Intervista: Paola Renelli e "L'uomo dei sogni" - Rizzoli #YouFeel

Creato il 13 agosto 2014 da Tuttosuilibri @irenepecikar
Se ne sente parlare ormai ovunque nel web e off-line, la nuova collana digitale YouFeel della Rizzoli ideata per compiacere i gusti femminili delle lettrici (e dei lettori) più esigenti sta spopolando. Ma chi sono le autrici che hanno firmato i  primi 20 titoli? Oggi andiamo a conoscere Paola Renelli, autrice de "L'uomo dei sogni" - mood: erotico..."A volte i sogni diventano realtà..."
Cosa accade quando un sogno riaccende desideri che credevamo di aver blindato dentro di noi per sempre? Emma, dopo la fine della sua lunga relazione con Andrea, chiude il suo cuore alle emozioni per paura di soffrire ancora. Solo la notte la sua mente, libera da pensieri e imposizioni, si abbandona a eccitanti sogni erotici in cui un uomo fantastico le fa provare sensazioni che mai avrebbe pensato di conoscere. Un uomo meravigliosamente perfetto, se solo esistesse. Ma mai mettere limiti ai miracoli che il destino può compiere. Lo sconosciuto che Emma ama solo a occhi chiusi, si rivela presto una persona vera, l’uomo che cambierà la sua vita. Per sempre. Una storia che farà sognare ogni donna, ma in cui sensualità, dolcezza e fantasia non svaniranno al sorgere del sole.


Intervista a cura di Caterina Falchi 


1) Dalla sua biografia vedo che dopo una lunga e proficua attività di giornalista passa ad un certo punto all'attività di autrice di racconti.Ci racconti un po' del perché ha sentito l'esigenza di cambiare attività.Cosa le dà la scrittura di racconti che l'attività di giornalista non le dà?
E’ stato un insieme di fattori e tra questi il fatto che dopo oltre venti anni, tra gossip e giornalismo, diciamo, più “serio”, o meglio serioso, avevo voglia di tornare alla mia prima e mai dimenticata passione. Ho sempre amato e letto la cosiddetta letteratura rosa fin dai tempi dell’università, quando per guadagnare qualcosa ho lavorato da esterna come correttrice di bozze per una casa editrice che si occupava di romance. Non ho mai capito chi ne parla male o li snobba pregiudizialmente. Non si è meno intelligenti, informati e calati nella realtà se si è capaci di sognare l’amore, da autrici o da lettrici, e finora non ho ancora trovato chi mi convinca del contrario, anzi. Scrivere articoli non ti consente di calarti dentro una storia dal tuo esclusivo punto di vista. Un pezzo ha un respiro corto e gli argomenti sono i più diversi. Scrivere un racconto o un romanzo, invece, significa poter vivere quella storia, tradurla in parole ed emozioni, dare spazio alla propria fantasia e ai sentimenti.
2) Se non erro inizia l'attività di autrice con racconti per note riviste femminili e poi nel 2013 pubblica in formato digitale il suo primo romanzo erotico dal titolo "Lo Strappo".Come mai si avventura proprio in un erotico e non in un altro genere?
Non è stata una scelta dettata dalla “moda” del momento. Avevo bisogno di staccare per un po’ da un certo tipo di scrittura e sentivo proprio l’urgenza di provare a tradurre in parole e capire come nasce un’ossessione d’amore, una passione che può devastarti o comunque cambiare la percezione di ciò che sei davvero e di cosa vuoi. L’ho fatto col massimo dell’onestà possibile, anche utilizzando parole “forti”, cioè ponendomi davanti a determinate emozioni senza filtri, con un linguaggio asciutto, diretto, “sincero”.
3) Dopo "Lo Strappo" del 2013, nel 2014 entra nella collana Rizzoli YouFeel (uscita qualche settimana fa) con un altro erotico dal titolo "L'uomo dei sogni".Ci parla un po' dei personaggi di questa sua ultima fatica?
Come ho già avuto occasione di dire, se “Lo strappo” è un pugno, “L’uomo dei sogni” è una carezza. Nel primo, il protagonista maschile, Alex, è un bastardo doc che ti rapina l’anima e il corpo e Julie una donna divisa tra il bisogno di sicurezze e una passione che la possiede. In questo ebook, “L’uomo dei sogni”, Marco, invece, è l’uomo che credo ogni donna sogni di incontrare e poi avere accanto per la vita. Il principe azzurro che è dentro ognuna di noi: affascinante, bello, appassionato, coraggioso, galante ma anche deciso. Il partner, perfetto, insomma, che però, dopo essere stato il protagonista dei sogni a occhi chiusi di Emma, si rivelerà un uomo in carne e ossa. Delusa e ferita da una precedente relazione e quindi diffidente e chiusa nei confronti dell’amore, Emma sperimenterà con Marco, con più forza che in passato, una passione già vissuta in sogno.

4) A chi si ispira quando crea e scrive dei suoi personaggi? Da dove trae le loro caratteristiche?
Spero di non apparire presuntuosa se rispondo che li “vedo” prima di scriverci su. Le suggestioni arrivano un po’ da tutto: da quello che ho intorno, da quello che sento, da ciò che leggo, ma soprattutto fioriscono dentro. Insomma, è come se fossero già lì e aspettassero di venir fuori.
5) Trattandosi di un romanzo erotico le scene calde non mancano e sappiamo che per molti autori è facile scadere nel ridicolo o nel grottesco.Come ha affrontato la stesura di queste scene che, pare di no, ma sono estremamente delicate?
Colgo l’occasione per rispondere a quanti pensano che sia facile scrivere “erotico”. Ho pubblicato per la Delos Digital un racconto lungo, non un romanzo, “Un amore da prima pagina”, che potrebbe essere etichettato come un “chick lit”.  Ebbene, dal mio punto di vista, è stato molto meno difficile usare un registro ironico, brioso, che cimentarsi nella descrizione di una scena erotica, dove l’equilibrio da mantenere è sottilissimo proprio per non cadere, appunto, nel ridicolo o peggio. Lo scopo che mi propongo di raggiungere è quello di suscitare emozioni e desiderio all’interno di una storia  d’amore, perché non si tratta mai  solo dell’eros per l’eros. Per riuscire nell’intento, cerco di sentire le eventuali stonature del testo, rileggendolo a voce alta e, insomma, “soffro” un po’. Nello “Strappo” il linguaggio è crudo, ma ha una sua ragione, una sua necessità nel ritmo della vicenda e rispetto ai personaggi. Nell’ “Uomo dei sogni”, invece, proprio perché si tratta di una storia diversa che nasce all’interno di una collana, ho usato un linguaggio più  soft, ma spero altrettanto efficace. 
6) In Italia la letteratura rosa viaggia ancora con il freno a mano tirato, cosa che non succede ad esempio nei paesi anglosassoni dove il mercato è comunque fiorente. Come si potrebbe incentivare secondo lei nel nostro paese questo tipo di letteratura?
Come ho già avuto modo di rispondere in altre occasioni, il primo ostacolo è costituito dalla nostra bellissima lingua, che non è “esportabile” se non viene tradotta e il mercato anglosassone è comunque estremamente avvantaggiato in questo. E lo è anche rispetto alla sua minore difficoltà, e potrei dire anche diffidenza, verso la lettura in digitale. Inoltre, ci vorrebbe un maggior interesse da parte degli editori nei confronti delle autrici italiane e in questo la Rizzoli, con questa collana “You feel”, è in prima linea. Infine, servirebbero meno pregiudizi da parte di tutti. Leggere rosa non significa ignorare i classici o altri tipi di letteratura.              
7) Lei è socia fondatrice di EWWA (European Women Writing Association). Ci parla un po' di questo progetto e di cosa si propone di fare?
EWWA è nata a settembre dello scorso anno come un’associazione di autrici e professioniste del mondo della comunicazione nei suoi varti settori (stampa, grafica e audiovisivo). I suoi obiettivi sono: la solidarietà professionale e creativa tra donne che lavorano in questo settore in Italia e in Europa; la promozione, attraverso una serie di iniziative, della scrittura femminile a tutto campo; la condivisione di esperienze tra le iscritte e la loro crescita professionale. Per chi volesse saperne di più, questo è il link del sito ufficiale di EWWA: http://ewwa.org
8) Infine la domanda di rito per tutti gli autori: Quali sono i suoi progetti futuri? Bolle già qualcosa in pentola?
A parte la mia collaborazione con i settimanali femminili di narrativa, che continua, ero, sono e sarò una donna innamorata dell’amore in tutte le sue sfaccettature e mi piacerebbe scrivere una storia frizzante, che sia in grado di regalare sorrisi e magari anche qualche risata. Un po’ sul tipo del  racconto che ho scritto per  il numero 15 di  Romance Magazine, “Mister Meraviglia”. Poi, vorrei anche dare un seguito allo “Strappo”. Me lo chiedono in molti ed è bello sentire questo feedback tra me e chi ha condiviso le mie emozioni, dedicando tempo e attenzione a ciò che scrivo. Posso aggiungere un sorriso e un grazie? JBIOGRAFIA:Paola Renelli vive e lavora a Roma. Dopo la maturità classica, si è laureata in Lettere moderne con una tesi sulla letteratura del Rinascimento. Subito dopo, ha iniziato il suo lavoro di giornalista collaborando inizialmente come freelance con numerosi settimanali e mensili (tra cui, Cosmopolitan, Più Bella, Donna Moderna, Capitale Sud).Poi, dal 1986, ha lavorato come redattore per testate giovanili. Quindi, dal 1992, per oltre quindici anni, ha coordinato la redazione del settimanale di attualità e spettacolo Vip, quindi è stata redattore del settimanale Il punto. Nel corso della sua carriera di giornalista ha intervistato i più noti personaggi italiani della cultura, dello spettacolo e della politica (tra cui, Roberto Gervaso, Luciano De Crescenzo, Vittorio Sgarbi, Carla Fracci, Margherita Hack, Pupi Avati, Tinto Brass). Dal 2012 è passata dall’attività giornalistica a quella di autrice di racconti per note riviste femminili.Nel 2013, per la casa editrice Eroscultura, è uscito in ebook il suo romanzo, Lo strappo, e nel 2014, per la casa editrice Delos, il racconto Un amore da prima pagina. Da pochi giorni, per la Rizzoli, collana You feel, è uscito il romanzo breve “L’uomo dei sogni”.

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