D:
“Nel booktrailer de “Il viaggio dell’eroe precario”, paragoni il precario ad un bambino che impara a camminare. Davanti a noi c’è ancora un pezzetto di mondo da scoprire. Come fare i primi passi verso quella realtà non ancora esplorata?”
R:
Il secondo passo è quello di comprare un biglietto aereo, o licenziarsi, uscire dalla propria area di comfort, fare cose che non hai mai fatto per il solo scopo di conoscere nuove emozioni.
Il primo passo è convincersi che sia la tua strada.
Molti pensano di dover spendere tutte le energie sul secondo passo, mentre è il primo quello che ti frega.
Ci puoi mettere un giorno o trent’anni, dipende solo da te.
La cosa certa è che una volta che succede questo “clack” nella tua testa, non sei più in grado di tornare indietro.
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