Anche oggi, con grande piacere, intervisto un’autrice vip: Roberta Ciuffi.
1) Roberta, hai pubblicato il tuo primo romanzo nel 1997. Le emozioni che provi quando esce un tuo nuovo libro sono le stesse di allora?
No, assolutamente. Ricordo quella prima uscita come un’ubriacatura: ero eccitata, euforica, terrorizzata… Ancora adesso ogni pubblicazione è accompagnata da una grande ansia per la sorte della mia storia e dei miei personaggi, ma niente è paragonabile a quella.
2) Ma facciamo un passo indietro. Cosa ti ha spinto a scrivere?
E chi lo sa? Forse la noia. Da bambina ero convinta che sarei diventata una scrittrice, poi ho perso la convinzione. Ho perso tempo. A un certo punto mi è venuta in mente una storia, per occupare la mente. Mi sono divertita un po’, come fosse un film privato, e solo dopo ho pensato che avrei potuto scriverla. Quel progetto si è perso, ma ormai avevo iniziato e la scrittura era diventata la compagna delle mie giornate.
3) Hai all’attivo numerosi romanzi storici. Come mai hai scelto proprio questo genere?
Perché era quello che maggiormente mi faceva evadere dalla realtà. E il tuffo nella storia non mi rendeva neppure necessario ambientare il romanzo in un paese diverso, perché in fondo il passato lo era già. Un mondo diverso.
4) Che soddisfazioni ti sta dando la scrittura?
Al momento, piuttosto poche. La scrittura in sé è sempre coinvolgente, ma non sono riuscita a fare quel passo in più che sognavo. C’è sempre tempo, naturalmente, e devo sperare che invecchiando lo stile migliori come il vino.
5) Se dovessi consigliare a un’autrice in erba come muoversi nel mondo letterario, cosa le suggeriresti?
Mi spiace, non potrei essere d’aiuto. Sono lontana dalle realtà del mondo letterario, molto isolata. Quando parlo con qualche autrice più inserita rimango a bocca aperta: io non so niente, non conosco nessuno… Faccio il mio lavoro, quello che mi piace, e basta. So che è un errore, ma è il mio carattere e nemmeno le brutte esperienze e le bastonature sono riuscite a cambiarmi. Ormai penso sia tardi per farlo.
6) Qual è il tuo prossimo romanzo che uscirà? Ce ne vuoi parlare?
Il prossimo romanzo è ancora in fase di revisione e anche il titolo è provvisorio. È ambientato agli inizi del 1500 in un castello tra le nevi del Trentino, ed è la storia dell’incontro‒scontro tra una giovane castellana (la contessa Maria di Novoro) e il capitano di una compagnia di mercenari svizzeri (il comandante Conrad de la Garde. La prima sta rischiando di perdere i suoi possedimenti, il secondo di perdere la propria vita e quella di chi lo segue. Entrambi vedono nell’altro la salvezza, ma finiranno per trovare molto di più.
7) Progetti per il futuro?
Penso di scrivere ancora uno storico e di tornare alle ambientazioni romane. E poi di trovare il tempo per proseguire nella scrittura di un contemporaneo, fermo per i troppi impegni. Oltre a scrivere romanzi, traduco e collaboro con riviste. Se si fa questo lavoro come professione, rimane davvero poco tempo per scrivere qualcosa puramente per piacere.
8) Il link del tuo sito o blog ufficiale.
Robertaciuffi.altervista.org
9) Un messaggio per i lettori.
Ecco, un messaggio egoistico: spero che non tutti i lettori finiscano per trasformarsi in scrittori! E poi, un pensiero di ringraziamento: se non ci foste voi, le nostre storie non prenderebbero mai davvero vita.