
È stato visto dentro un taxi intento a scrivere su un blocknotes, si dice...
Benevenuto Yanez, quando hai scoperto la passione per la scrittura?

Qual è stato il tuo primo testo?

Quale genere letterario ti è più affine? Quale invece non riesci a leggere e/o a scrivere?

Come è stato il tuo percorso verso la pubblicazione?

Perché no, di speranza. Sei forte, ti senti invincibile, spavaldo. Hai appena scritto La Storia. L'opera più bella e profonda sin dai tempi di Aristotele. Già ti vedi sgomitare tra gli scaffali lucidissimi della biblioteca di Alessandria. Inondi la rete di pagine e di estratti del tuo capolavoro. Sinossi a più non posso.
TXT, ODT, RR, P.P, e pure Excel. No, cazzo! Il PDF non lo accettiamo. E allora VFNC! Rasenti il turpiloquio. Trattieni la bestemmia. Vivi e vegeti in attesa del cenno di riscontro. Distinti saluti.
Ma a chi? Duecento e passa copie con tanto di fattura ivata tanto quanto un tennis di Cartier.
Controlli e ricontrolli la casella affannandoti il respiro. Nulla. Anche oggi non c'è rete. Giustifica il fanciullo.
Oh! Ecco. Sia lodato l'editore, sempre sia lodato. Benedetta chiocciolina...ma che dice questo?
L'opera non rientra nelle sua linea editoriale? E perché? Ma te lo sei letto il Mio Manoscritto con la doppia emme maiuscola? Sarà mica forse perché sono un esordiente? Via, via. Passiamo all'altro.
...ascolta gran Mogol. Come ti permetti di scrivere che io debba riscrivere il tutto sotto una altra chiave di lettura. Vabbè. Ho capito. Lasciamo stare. E così sia. Uno, due, quattro, nove, fante, regina e pure re. Ma il picche non si fermava solo al due?
Scruto Crono. Il viaggio si è fatto lungo e pregno di sudore. Le magiche virtù iniziano a dissolversi nel nulla. Strade nebbiose, bui sentieri. Ho bisogno di riposo. Ora mi fermo per un po' alla Locanda Belvedere. Vino e libagione aiutano a scacciare il timido spauracchio tenebroso. Mera illusione di povero incosciente. Le provo tutte. Amica dell'amica della moglie del mio amico. Solo tre mesi. Mille e novantasette giorni, e, finalmente, la risposta. 'Azz kebbotta! Lascia perdere, te lo dico da amica. Spiazzi troppo il lettore. Amica, io non mollo.
Ci credo e vado avanti. Il vento soffia forte. Come lama taglia il viso. Lacrime a fettine. Crediamo in ciò che hai scritto. Il tuo lavoro ci incuriosisce. Evvaiiii! Adesso si riparte. Il viaggio è ancora lungo.
Disponibile su amazon.
Come è nata l’idea di Travolto da una insolita slavina mi sono messo a parlare con Dio? Cosa ti ha ispirato?
Como se llama in italiano? Rame? Non appena presi in mano il tondino di metallo vidi davanti a me uno strano uomo con un sacchetto di plastica gialla in mano e una bandana leopardata in testa.
Mi si avvicinò sorridente chiedendomi una sigaretta. Misi in tasca l'anello e cominciai a navigare dentro quegli occhi color azzurro del mare...-
Quanto c’è di te in questo testo?

Hai mai affrontato il “blocco dello scrittore”? Come lo hai superato?

Cosa vuoi comunicare con il tuo Travolto da una insolita slavina mi sono messo a parlare con Dio?

Cosa pensi del Self-Publishing?


hum...
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Grazie a Yanez de La Carretera per averci dedicato il suo tempo. In bocca al lupo e buona scrittura!

Un'intervista decisamente particolare, miei cari lettori e peccatori! Alla prossima...