Intervistato.com | Luca Telese #ijf12

Creato il 19 maggio 2012 da Intervistato @intervistato
Come nono ospite della serie Intervistato Journalism Festival, direttamente dal Festival del Giornalismo di Perugia, abbiamo avuto il piacere di intervistare Luca Telese, giornalista italiano e conduttore di In Onda su La7.

La prima domanda ha inevitabilmente puntato sul cambio della squadra del programma In Onda, su La7. Con l’arrivo di Porro (vicedirettore de Il Giornale) al posto di Luisella Costamagna sono cambiati alcuni equilibri. Con Costamagna, il cui orientamento culturale era simile, il rapporto era conflittuale, mentre con Porro, che culturalmente si differenzia da Telese, il rapporto tende alla contrapposizione.
A cambiare però non sono state solo le dinamiche della coppia di conduttori. Anche il formato del programma ha subito qualche variazione. Se prima l’uso dello studio centrale nella trasmissione ora a farla da padrone sono i collegamenti.
Abbiamo chiesto del rapporto tra media e politica nel momento attuale, con un Governo tecnico al comando. Secondo Telese l’esecutivo Monti, se non proprio coccolato, è comunque circondato da un’aurea di religioso rispetto (nonostante alcuni errori che non sono stati troppo accentuati dai mezzi d’informazione), a differenza ad esempio dei governi Berlusconi o Prodi che avevano rispettivamente contro i media di contrapposto orientamento.
Per quanto riguarda il peso dei media nella politica, secondo Telese “il giornalismo ha costruito e distrutto le carriere dei Politici”. Due esempi portati dal giornalista del Fatto sono quello della Polverini che senza Ballarò non sarebbe diventata presidente della provincia, o Deborah Serracchiani che “senza quel momento blob” non avrebbe fatto il giro dei Talk Show e ora non siederebbe al Parlamento Europeo. E poi ancora: “l’informazione decide l’agenda dei problemi”.
Altra domanda ha riguardato il rapporto tra carta stampata e online, e qui ha portato l’esempio del Fatto Quotidiano, nato da un blog e diventato giornale cartaceo, ed è proprio la carta a dare il peso specifico: “sono poi quelle mille copie vendute che determinano la credibilità.
Quanto alle parole del Ministro Severino sui Blog, Telese le liquida come sciocchezze e un fondamentale analfabetismo (digitale e culturale).
Vi invito a visionare l'intervista integrale, sicuramente più ricca di dettagli.
Maria Petrescu @sednonsatiata
Matteo Castellani Tarabini @contepaz83
Jacopo Paoletti @jacopopaoletti


Intervistato.com | Luca Telese #ijf12
The ninth guest of the Intervistato Journalism Festival series, directly from Perugia, was Luca Telese, Italian journalist and conductor of InOnda on La7.
The first question was inevitably about the change of staff of In Onda, on La7. With the arrival of Nicola Porro (vice director of Il Giornale) in the place of Luisella Costamagna, some balances have changed. With Luisella, who was culturally similar to him, the relationship was a constant conflict, while with Porro, who is culturally different from Telese, the relationship tends to a healthy opposition.
Not only the dynamics of the couple of conductors have changed: the format had to change as well. If previously the use of the studio was key, now the most important thing are on site reporters.
We asked about the relationship between media and politics at the moment, with a technical Government leading the country. In Telese's opinion, Monti's government has been surrounded by an aura of religious respect (in spite of some mistakes that haven't been very much covered by media), unlike the Berlusconi or Prodi governments, who had the media against them.
As for the importance of media in politics, Telese thinks that "journalism has build and destroyed politicians carreers". Two examples are that of Renata Polverini, who would never have become president of province without Ballarò, or Debora Serracchiani, who would never have gotten into the European Parlament and so many talk shows without "that blob moment". And again: "information decides the agenda of issues to be tackled".
Another question regarded the relationship between online and paper newspapers, and here he brought the example of Il Fatto Quotidiano, born from a blog and become a paper newspaper, and it's the paper that gives it value: "those 1000 sold copies determine its credibility".
As for Minister Severino's words about blogs, Telese dismisses them as nonsense and a fundamental ignorance, both digital and cultural.
I invite you to view the full interview, much richer in details.
Maria Petrescu @sednonsatiata
Matteo Castellani Tarabini @contepaz83
Jacopo Paoletti @jacopopaoletti

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