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[intervistazza] Il segreto della città perduta di Fabiana Redivo

Creato il 24 ottobre 2012 da Sam @LibriCaffeLatte
Segnalazione + Intervistazza micro

[intervistazza] Il segreto della città perduta di Fabiana Redivo

cover di Solange Mela

Fabiana Redivo ci regala la sua ultima opera, Il Segreto della Città Perduta, edito da Edizioni Domino.
"Una lunga gestazione, ben sette anni." dice Fabiana nel suo blog. "Una foresta immersa nel buio, una strage consumata ad opera di demoni, un guerriero superstite senza memoria. Così comincia il romanzo."
Trama: Nel cuore del continente Sofghan, una potente magia nasconde agli occhi del mondo la città di Aghjkenam, l’antica capitale dell’impero ora diviso in otto Potentati.
Due Guardiani la custodiscono, eliminando coloro che tentano di violare la sacralità del luogo. Solo un eroe munito di Khatala, la spada magica, potrà vincere il sortilegio, riportando la città perduta agli antichi splendori.L’avventura inizia nella sperduta isola di Judac, con il ritrovamento di Khatala e dei misteriosi libri che contengono segreti magici devastanti per l’umanità. Un eroe che perde la memoria, una strega seducente, un mago ambizioso e un pirata dal passato misterioso, attraverseranno in maniera rocambolesca il continente Sofghan, combattendo uomini, streghe, mostri e demoni.
Dovranno sbrigarsela tra lotte per il potere e intrighi di corte. Alla fine raggiungeranno gli eserciti schierati sotto le mura di Aghjkenam, la città perduta, per prendere parte all’epico scontro che porterà il genere umano al limite dell’autodistruzione. E allora il segreto della città perduta, diventerà l’arma vincente per l’alba di una nuova era.
Le 3 domande:
1-Nel romanzo, in Sofghan, hai inserito due etnie, i katuna e gli hundorka. Ci puoi fare un'anticipazione?
R.: Perché no? Immagina un continente abitato esclusivamente da etnie dalla pelle scura proprio come nella nostra Africa. E ora immagina, a ovest, un continente sprofondato così come Atlantide.
Due popoli in fuga dalla pelle bianca viaggiano attraverso una "collana" di isole che portano verso la salvezza, ovvero Sofghan, il "continente nero".
I primi ad arrivare sono gli hundorka, che cercano semplicemente asilo per continuare a sopravvivere, accettando le leggi del posto. Nonostante siano sostanzialmente pacifici, vantano un esercito di guerrieri senza pari. Ben presto accettano le unioni miste che il popolo sofghano vede di malocchio. I dèmoni bianchi sono "diversi", portano sventura.
Poco dopo arrivano anche i katuna. Biondi, occhi azzurri, ottimi guerrieri, rigidamente attaccati alle proprie tradizioni e ben decisi a imporre la loro "supremazia razziale", offrendosi inizialmente come guardie del corpo imperiali. Dalla storia si capisce poco, ma in effetti la scomparsa di Aghjkenam (la città perduta) è dovuta a un fallito tentativo di colpo di stato dei katuna.
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