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Interviste ai viaggiatori solitari: Stefano Politi Markovina

Creato il 01 luglio 2011 da Tipolosco

Il secondo viaggiatore solitario è Stefano Politi Markovina di Backpacker.it. Stefano è un viaggiatore indipendente, pensa ha visitato la bellezza di 57 paesi ed è stato anche un pioniere di internet, infatti il suo sito è nato nel lontano 1999 da quel momento ha iniziato a raccontarci dei suoi viaggi e donando preziosi consigli a tutti i viaggiatori indipendenti italiani diventando un vero e proprio punto di riferimento. Stefano è un italo-croato laureato in scienze politiche che di professione fa il web designer ma il suo vero lavoro è viaggiare.

 

Stefano Politi Markovina

Stefano Politi Markovina

Ho visto che hai visitato ben 57 paesi, hai intenzione di girare tutto il mondo?

Tutto il mondo no ma mancano all’appello diverse destinazioni che mi attraggono per vari motivi. Giappone, Islanda, Colombia, Etiopia ed Alaska tanto per fare qualche nome.

Quale è stato il paese che ti ha emozionato di più?

Ogni paese è in grado di emozionarti sempre in qualcosa ma quel che più conta è che sei tu a fare il viaggio e a viverlo indipendentemente da quello che vedi. Puoi vedere posti bellissimi ma viverlo male al tempo stesso. Per l’ospitalità delle persone non posso non pensare al popolo iraniano o siriano dei quali ho in serbo piacevoli ricordi. Come emozioni “on the road” il mio viaggio in Namibia resta uno dei più belli mai fatti in mezzo a paesaggi mutevoli e mozzafiato e con tanta solitudine intorno, ottima per contemplare e conoscermi un po’ meglio!

Come hai affrontato la tua prima esperienza in solitaria?

Internet non c’era ancora. Ho comprato una guida che tra gli americani va per la maggiore, acquistato il biglietto aereo, prenotato i traveller cheques e poi mentre il bus mi portava in aeroporto il giorno della partenza mi chiedevo insistentemente chi cavolo me l’avesse fatto fare di partire da solo. E’ stato un viaggio bellissimo e l’entusiasmo mi ha portato da allora a prendere e partire molte volte!

Qual è la cosa più difficile da affrontare in un viaggio del genere?

Oggi con internet e wi-fi diffusi in tutto il mondo, sono venuti a mancare parecchi elementi che davano una volta al viaggio quel fascino imprevedibile che ti stuzzicava non poco. Oggi prima di lasciare casa puoi già prenotare l’ostello a Bangkok piuttosto che a Bilbao, sapere quasi tutto della meta del tuo viaggio grazie alle risposte di altri viaggiatori interpellati su internet e, una volta in viaggio, hai sempre una connessione alla rete che ti permette di aggiornarti sul viaggio che stai compiendo. Direi che le difficoltà di un viaggio oggi restano confinate al timore di essere derubati o di ammalarsi lontano da casa.

Come affronti la solitudine in un viaggio?

Un buon libro, scrivendo appunti di viaggio oppure ascoltando musica. Per il resto trovo spesso qualcuno con cui chiacchierare. In viaggio è difficile stare soli a meno che non lo si desideri veramente.

Hai qualche consiglio che vorresti dare a chi vuole intraprendere un viaggio in solitaria?

L’unico vero consiglio che mi viene in mente è cercare sempre di socializzare: in ostello o sull’autobus o in treno. Non importa se parli male l’inglese o non conosci la lingua del posto. Noi italiani siamo bravi a sforzarci in ogni modo pur di farci capire. A volte sono proprio gli incontri con le persone più stravaganti o interessanti il lato più piacevole del viaggio!

Spiritual sunset

Spiritual sunset

Secondo te perché quasi tutti i viaggiatori sono anche amanti della fotografia e della lettura?

Perché sia la fotografia che la lettura sono il naturale proseguimento del viaggio. Scattare immagini è il nostro modo di vivere e rappresentare quel che vediamo e viviamo durante il viaggio. La lettura è un naturale modo di manifestare interesse e curiosità che in pratica hanno tutti i viaggiatori.

Qual è la fotografia alla quale sei più legato?

Sono molte in realtà e ognuna è legata ad un viaggio diverso e a diverse emozioni. Un po’ come le canzoni che mi legano ai viaggi fatti finora. Quando mi capita, ad esempio, di ascoltare “Seven Seconds” di Yossou N’Dour la mia mente vola ad un viaggio in Australia che risale ormai a quasi 20 anni fa anche se mi sembra appena ieri!

Quali viaggi hai in riservo per questo 2011?

Sarebbe la volta buona che mi decidessi a vederli questi bellissimi parchi statunitensi tra Utah e Arizona!

Che ne pensi di Eurotrip.it e della mia idea di visitare le capitali europee?

E’ un bel progetto senz’ombra di dubbio. L’Europa è il nostro continente ed è un variegato caleidoscopio di storia, arte, cultura e popoli diversi che dobbiamo conoscere bene perché ne siamo figli. E’ inconcepibile visitare il mondo se prima non abbiamo esplorato città suggestive come Praga, Lisbona o Berlino. Visitare i paesi europei cercando di capire la gente e la cultura del posto, è un’ottima palestra che ci prepara ad affrontare in maniera più sicura gli orizzonti più lontani e così diversi da quelli di casa nostra.


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