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Interviste rampanti: conclusioni a colori

Creato il 16 dicembre 2013 da Lalettricerampante
Le risposte che stavo aspettando ancora non sono arrivate. E dato che non posso andare avanti tutte le settimane a riportare riassunti delle risposte passate, perché se no si rischia di diventare ripetitivi, ho deciso che oggi è, almeno per il momento, l'ultimo lunedì dedicato alle interviste rampanti. In futuro spero di ripetere l'esperienza, perché per me è stata molto bella e divertente. E' stato bello cercare di formulare le domande. sperando non fossero troppo banali e/o sceme (lo erano?). E' stato bello cercare gli indirizzi degli autori, trovare il coraggio di approcciarsi a loro, scrivere le email e ricevere a poco a poco le risposte (molte di più di quanto immaginassi... devo essere sincera!). Ancor più bello è stato leggere le loro risposte in anteprima e poi pubblicarle qui per tutti. Insomma, se non si fosse capito, sono molto, molto soddisfatta per come sono andate le cose... e spero vivamente di scoprire in futuro tanti altri scrittori e scrittrici italiane per ripetere l'esperienza.
Trovate tutte le interviste rampanti, in ordine cronologico, nell'apposito menù qui in alto, così, se vi va, potete rileggerle quando volete.
La domanda di cui farò un riepilogo delle risposte oggi è l'unica che non c'entrava niente né con i libri né con le esperienze degli autori intervistati con editori/altri scrittori. E' forse quella più scema, ancor di più che quella sulle Sfumature, ma è stata anche, lo ammetto, la prima che mi è venuta in mente. Ovvero: qual è il tuo colore preferito?Sì, lo so, è una domanda da bambini delle scuole elementari... ed è nata perché, parlando con un mio amico riguardo all'idea di fare queste interviste, lui mi ha detto qualcosa tipo "secondo me puoi chiedere quello che vuoi, magari non il colore preferito". Et voilà, ecco fatto.Anche perché poi secondo me tutti abbiamo un colore preferito, un colore verso cui siamo più inclini, magari anche inconsciamente, è che dice parecchio sulla nostra personalità e i nostri gusti. Il mio credo sia il viola, anche se non disdegno nemmeno l'arancione o un bel verde.
Vediamo cosa hanno risposto gli scrittori e le scrittrici a questa domanda:
Interviste rampanti: conclusioni a colori
Marco MissiroliDa piccolo era il verde. Ora è il blu.
Stefano PiedimonteIl nero. Ma che domanda è?
Marco Malvaldi (in questo caso ho fatto pasticcio io con la domanda... inviandogli attaccate la domanda "Hai letto le Sfumature" con quella "Qual è il tuo colore preferito?")No, non l’ho letto: siccome faccio lo scrittore di lavoro, e trombo solo per divertimento, non mi piace mischiare le due cose. Scherzi a parte, no. Delle varie colorazioni proposte, le più plausibili mi sembrano quelle del rosso: certe parti, a usarle smodatamente, si infiammano...
Paolo PasiAhi, domanda difficilissima, da non porre a un indeciso che vorrebbe tanti colori… Tra i preferiti ci sono sicuramente il verde e il rosso, guarda caso i colori delle copertine dei miei ultimi due romanzi con Spartaco. 
Fabio BartolomeiIl verde. Non troppo scuro, non troppo acceso. Un verdino.
Simona BaldelliIl rosso. Ma proprio rosso, senza sfumature… 
Paolo CognettiIl verde.
Stefania BertolaCinquanta sfumature di blu
Sandro BonvissutoQuello bene illuminato dal sole. 
Fabio StassiIl verde.
Alessio TorinoPotrei dirtene uno diverso ogni giorno. Però ti dico che mi ha sempre colpito un colore che non sono mai riuscito a definire. È quello di un cardo che cresce sui monti dell’Appennino. Il nome scientifico è Eryngium campestre, ma i mulari lo chiamano ‘gli spini dei somari’ perché ha dei petali così rigidi che infilzano. Non si capisce se sia blu o viola. Mi fa pensare alla musica dei Cure, spero non sia troppo grave. Scelgo questo, oggi almeno.
C'è una certa predilezione per il verde direi! E il vostro, qual è? (Dai su, coloriamo un po' questa giornata!)

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