Into Darkness – Star Trek

Creato il 12 settembre 2013 da Nehovistecose

(Star Trek Into Darkness)

Regia di J. J. Abrams

con Chris Pine (Capitano James T. Kirk), Zachary Quinto (Spock), Zoë Saldaña (Nyota Uhura), Benedict Cumberbatch (Khan), Alice Eve (Dottoressa Carol Marcus), Karl Urban (Leonard “Bones” McCoy), Simon Pegg (Montgomery Scott), John Cho (Hikaru Sulu), Anton Yelchin (Pavel Chekov), Bruce Greenwood (Ammiraglio Pike), Peter Weller (Ammiraglio Marcus), Leonard Nimoy (Spock anziano).

PAESE: USA 2013
GENERE: Fantascienza
DURATA: 129’

Degradato per aver salvato la vita a Spock violando la prima direttiva, Kirk torna al timone dell’Enterprise per inseguire un misterioso terrorista di nome John Harrison. Una volta catturato il criminale, il capitano e la sua squadra scopriranno che il nemico è in realtà più vicino di quanto sembri…

Dopo aver ridato linfa vitale ad un franchise che pareva morto e sepolto (per tutti tranne che per i – numerosi – fan “storici”) Abrams passa al secondo, annunciato capitolo, affidando nuovamente la sceneggiatura ai semper fidelis Alex Kurtzman e Roberto Orci, coadiuvati da Damon Lindelof (Prometheus). La formula è la stessa del precedente: tanta azione, tanta ironia, ma anche ammirevole coerenza narrativa, intelligente sostrato “politico, abile costruzione della suspense e originalità di scrittura. Forse perde qualche colpo nella parte centrale in cui si svela l’identità di Khan (già apparso in un film del 1982), e il finale, pur assai emozionante, appare quasi scontato, ma nonostante le due ore e passa non ci si annoia per un solo minuto, e i personaggi sono portati avanti in modo coerente. Grande senso del ritmo e pregevole stile registico. Rispetto al primo, è accentuato il contrasto tra la logica di Spock e l’istinto di Kirk, e la nascita della loro (lunghissima) amicizia è raccontata in modo appassionante (talmente appassionante che qualche volta sembra qualcosa di più che una semplice amicizia). Raramente  in un film era stato reso così bene lo spirito di squadra, e il merito è anche degli attori, tutti bravi e ben diretti. Azzeccato il cattivo, e non era scontato. I maligni che ritengono Abrams un “genio privo di talento visivo” si ricrederanno subito godendosi il tripudio di colori e suggestioni della prima sequenza. La cupezza di fondo e la fotografia scura di Daniel Mindel ne fanno un film molto attuale in un clima da post 11 settembre, ma è assai ottimista – in pieno spirito Rodenberry, creatore della serie – nell’immaginare un futuro decisamente migliore del passato (e quindi del nostro presente). Girato in IMAX e convertito in 3D, è il film della saga che ha guadagnato di più al botteghino. Leggermente inferiore al primo, ma è comunque un gran film.

Dai un’occhiata alla recensione di Into Darkness presente nella rubrica Lo sguardo esterno.



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