La tempesta imperfetta
L’ispirazione è Twister del 1996. Tuttavia il risultato è estremamente dissimile. Difatti Into the Storm è un carrozzone di effetti speciali, nel quale si evidenzia la mancanza di un filo conduttore e la carenza di una vicenda coinvolgente.
Un tornado colpisce la cittadina di Silverton e fa intrecciare le vite di Gary, con i figli Donnie e Trey, della metereologa Allison e del gruppo a cui fa da supporto scientifico.
Purtroppo è tutto tremendamente ammassato in una serie di sequenze nelle quali il catastrofismo è all’ordine del giorno. Into the Storm non ha un filo logico, utilizza come puerile espediente il linguaggio cinematografico delle videocamere amatoriali (o degli smartphone) e si lancia a capofitto all’interno di una tempesta “perfetta”, che rade al suolo il paese di Singleton e rimanda alla memoria la distruzione dell’uragano Katrina. Ma anche tutto il resto è da buttare: la direzione degli attori è deludente sotto ogni punto di vista, gli after effect che caratterizzano la pellicola assomigliano molto alle eccentriche trovate low cost della casa di produzione Asylum e la storia fatica a reggersi in piedi, non provocando il benché minimo pathos. Probabilmente tutta questa negatività scaturisce dal confronto con un caposaldo (non di profonda qualità, ma di intensità filmica) del filone catastrofico, che è Twister. Una pellicola che non faceva sfoggio di miliardi di pixel di computer grafica, ma fondava la sua credibilità sulla struttura della pellicola e sul dettaglio psicologico dei personaggi. Insomma Twister teneva appiccicato alla sedia lo spettatore, trasudava pathos ed emozione. Into the Storm fatica a rivelarsi accattivante, si mostra reiterato e ripetitivo e nemmeno la fotografia livida, cupa e oscura restituisce un convincente affresco catastrofico.
Il regista Quale si ritrova tra le mani un potenziale (dal punto di vista visivo) eccellente, ma non è in grado di sfruttarlo a dovere. Inoltre il montaggio (eccessivamente rapido e incapace di soffermarsi sul passaggio di un tornado senza lanciarne l’allarme subito dopo) denota un approccio prettamente televisivo e, divorando inquadrature in modo famelico, non permette allo spettatore un attimo di respiro, necessario per straniarsi dall’esperienza e analizzare le evoluzioni dei personaggi. In fin dei conti si arriva alla conclusione che Into the Storm sia la brutta copia di Twister, un film che ha segnato (volente o nolente) una spaccatura nel filone catastrofico, un prodotto che mischiando avventura e introspezione (a differenza di Into the Storm) è riuscito a farsi accattivante e coinvolgente.
Uscita al cinema: 27 agosto 2014
Voto: *1/2