Anno: 2014
Durata: 125'
La trama (con parole mie): torna a grande richiesta sul bancone del Saloon la signora Ford, Julez, che non troppo tempo fa si è sobbarcata una delle fatiche da prodotti in sala che più temevo, la visione di Into the woods, musical/kolossal dal sapore di cocktail di fiabe targato Disney e firmato da Rob Marshall.
Avendo già letto la sua recensione, non posso che ringraziare la mia compagna di viaggio per avermi probabilmente risparmiato uno degli strazi maggiori di questo duemilaquindici.
“La la la la into the woods,lalalalalalallalla into the woods,into the woods lala lala,papparappapa into the woods,e alla fine………….. into the woods” – casomai non avessimo capito che film stiamo vedendo e tra un abbiocco e l’altro sognassimo di avere di fronte il vero e unico Into the woods aka The Evil Dead.
La recensione di questo film potrebbe senza dubbio finire qui.Se non fosse che per questa ciofecaccia hanno speso la bellezza di 50 milioni di DOLLA (senza amore lungo lungo).Se non fosse che il regista è Rob Marshall – quello di CHICAGO, porcocazzo!Se non fosse che il cast è all stars (o quasi, dipende dai gusti) – Johnny Deep, che si candida col principe di Bel Air a garanzia di film demmmerda, Meryl Streep che anche basta, Anna Kendrick, che va bene tutto ma la più bella del reame anche no – ed è talmente anonima che il principe prova la scarpetta alle sorellastre senza accorgersi che non sono loro “l’amata” anche se Cinderella non indossa, come travestimento, neanche gli occhiali di Superman.Se non fosse che il film è una brutta versione dell’imbruttito Once Upon a Time, che dico io, già c’è quello, già ormai fa cagarissimo, la necessità di rifarne una versione cinematografica “peggio te”, proprio non la vedevo.
Parlando per astrattismi aulici:questo film è come un bel ragazzo che rispecchia proprio le caratteristiche fisiche che potrebbero piacerti. Nel mio caso è alto, biondo, con i capelli lunghi, gli occhi chiari e il fisicone. Ha all’incirca
Questo film aveva tutto ciò che poteva piacere a me che sono una fruitrice di cinema di basso livello: è un musical, rientra nella categoria fantastico (mi accontento di poco), ha degli attori che riconosco.
Però: la musica è una cantilena talmente noiosa ma talmente noiosa, che ho ascoltato con più piacere le melodie stucchevoli sui titoli di coda. E oltretutto chiamarla musica è quasi un’iperbole considerato che sono quasi tutti recitativi (che odio in Rossini, figurarsi in un film al cinema). La storia è risibile, farlocca, neanche tanto didattica. Gli attori sono pessimi, tranne Meryl Streep che comunque porta a casa la pagnotta, anche se rinsecchita – ben lontani dalle meraviglie de I Ponti di Madison County.
(Johnny Deep che fa il lupo, invece, mi fa venire in mente Lucio Dalla e niente più).
Insomma un’altra bella schifezza che Mr. Ford si è evitato con piacere.
Ché io recensisco solo i film che lui non vuole guardare.
Degli altri parla lui. Per vostra fortuna.
Julez
“Attenti al lupo,attenti al lupo,
living togheter.”
Lucio Dalla - "Attenti al lupo" -