L’intolleranza al latte e al lattosio riguarderebbe, a vari livelli, circa un terzo della popolazione italiana. Attenzione però, l’intolleranza al latte e al lattosio non è una malattia. Lo sono le allergie al latte e lattosio, l’intolleranza è molto meno grave. Ciò nonostante è bene cominciare ad identificare una dieta apposita che preveda alimenti senza lattosio anche se l’intolleranza al latte in tanti casi può essere risolta attraverso l’assunzione di fibre prebiotiche e fermenti lattici (agenti probiotici).
Se l’intolleranza al latte non viene risolta, alimenti senza lattosio validi da inserire nella dieta possono essere il latte di soia, quello di riso ma anche quello di mandorle o di farro. Più difficile sostituire i formaggi, al posto dei quali si può usare del tofu (che è una sorta di formaggio a base di soia) che però deve essere cotto per poterselo godere. A base di soia ci sono molti altri surrogati del latte, come yogurt, salse e budini.
Una dieta ricca di alimenti senza lattosio rischia di rivelarsi povera di calcio. Se è così, si può ovviare ai danni sul piano dei nutrienti provocati dall’intolleranza al latte con alimenti che siano ricchi di sostanze utili alle nostre ossa. Di calcio sono ricchi, tanto per cambiare, la soia ma anche le verdure a foglia verde scuro (come spinaci e bietole) e alcuni cereali come ad esempio il sesamo.