Poi non ci torno più.
Come ho detto altrove e a Matteo stesso alcuni modi e alcuni punti non rientrano nella mia natura. Di certo da ore non si fa che massacrarlo o incensarlo e in pochi hanno letto i 100 punti che non sono il mondo secondo Renzi, ma raccolgono gli interventi dei molti che sono intervenuti, esattamente come l’anno scorso a Prossima Italia. E’ un programma discutibile, emendabile e su cui lo stesso Matteo chiede di discutere. Ma di discutere su quello.
Intorno a Renzi non c’erano solo libri e salottino come dice qualcuno per schiaffargli addosso l’accusa di berlusconismo e liquidarlo. Non e’ l’imprenditore sceso in campo. E’ un sindaco del PD di una citta’ di sinistra. Ripeto: e’ un sindaco del PD di una citta’ di sinistra.
In quella sala, negli interventi c’era un pezzo di PD. Mi interessa di Renzi non Matteo ma anche le persone di cui si circonda. L’anno corso c’ero anche io.
E domenica, come Civati, se avessi potuto mi sarei affacciata ad ascoltare.
Questo we c’era Chiamparino tanto per dire, che ad oggi e’ il mio premier ideale, uno dei migliori amministratori del nostro partito e con una storia diversa da quella di Renzi, anche se di questi tempi ragionare sull’industria italiana in modo conteporaneo automaticamente comporta una violenta scomunica.
Per chi e’ in grado, togliamo da Renzi questa cortina fumogena fondata sulla sua persona e giudichiamolo da sindaco e da leader. Il fatto che sia mediatico e spaccone non significa che sia come Berlusconi. Il fatto che piaccia a destra non e’ grave. O vogliamo stare all’opposizione per altri venti anni?
Chiudo su Renzi e adesso, porca miseria, non leggero’ critiche sul suo sorrisino, ma i 100 punti con attenzione. Che e’ quello chiedo di fare a tutti. Roba gia’ letta? Anni ottanta? Bene scrivete questo. Oppure proponete un’alternativa.
Il 5 c’e’ una manifestazione del PD. Fossi Bersani mi chiamerei sul palco tutti i protagonisti di queste settimane e darei un grande segnale di unita’. Perche’ quella e’ la manifestazione di tutti, vero?