Oggi voglio dilettarmi una previsione a lunga scadenza.
Cerchiamo di capire come sarà il mondo dell’intrattenimento e della cultura popolare (Pop) da qui a 10 anni.
Mica facile, eh, ma nemmeno impossibile. Basta applicare un po’ di futurologia alla situazione attuale e ragionare sulle tendenze degli ultimi anni.
Un esempio pratico: ricordare i primi vagiti del formato mp3, a fine anni ’90? I più svegli capirono che, da fenomeno di nicchia (per geek), sarebbero diventati presto un serio problema per l’industria discografica tradizionale. Con la sola differenza che gli imprenditori più furbi hanno in realtà saputo intervenire sul problema, trasformandolo in un business. Vedi alla voce iTunes.
Ok, ma fra dieci anni? Come gireranno le cose?
Musica
Ecco, partiamo proprio dalla musica.
Nel 2024 mi immagino il settore dominato completamente dalla musica in digitale, da servizi di streaming on demand come Spotify, e da evoluzioni dei medesimi.
I compact disc avranno la funzione che attualmente spetta ai vinili, vale a dire materiale per collezionisti e appassionati.
Immagino anche un grande mercato della musica live, magari anche semplicemente in diretta streaming. Del resto già ora i cantanti guadagnano più coi concerti che non con le royalties.
Cinema
Anche qui, mi immagino la quasi scomparsa di DVD e blue ray, sostituiti dal noleggio dei film su tablet, smartphone ed eventuali eredi (strumenti quali i Google Glass e gli smartwatch).
Resisteranno i cinema, che però saranno sempre più concepiti per film in 3D, 4D, iSense e chi più ne ha più ne metta. Non escludo altre trovate per mantenere vivo il mercato della distribuzione cinematografica, come per esempio film con finali alternativi o proiezioni abbinate a sempre più gadget e a bonus di contenuti in download, magari abbinati al biglietto d’ingresso.
Libri
Il libro di carta non morirà, con buona pace degli allarmisti e dei luddisti. In compenso gli ebook avranno un rapporto paritario con l’editoria tradizionale. Anzi, per quel che riguarda i periodici e la stampa, prevedo un netto sorpasso delle versioni in digitale.
Il self publishing verrà in qualche modo regolamentato, e non è detto che questo sarà poi del tutto un male. Ci saranno al contempo più offerte, meno mainstream. Forse (probabilmente) ci saranno ancora meno lettori rispetto a oggi, ma saranno lettori molto forti e molto esigenti.
Sport
Il dominio degli sponsor sarà quasi totale. Ogni evento sportivo verrà reso “acquistabile” on demand, o via satellite. Le occasioni di vedere sport in chiaro saranno pochissime, nel 2024. Eppure lo spettatore investirà soldi per seguire i propri idoli. Le competizioni diverranno più numerose e più complesse: in fondo ogni partita, match o gara genera nuovi introiti e nuovi flussi pubblicitari.
Ci sarà – temo – ancora un più netto divario tra i team dotati di fondi pressoché infiniti e piccole squadre (o piccoli sportivi indipendenti).
Ecco, queste sono in breve le mie previsioni.
Manca il capitolo videogiochi, perché sono fuori dal giro per troppo tempo per azzardare qualcosa con senso logico.
E voi, che cosa vaticinate per il 2024?
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(A.G. – Follow me on Twitter)