INTRODUZIONE AL PENSIERO: le sue componenti corporeo-spaziali. Un approccio copernicano in psicobiologia
Sulla base di recenti ricerche esperienzali questo saggio analizza in termini psicofisiologici moderni alcuni aspetti del "pensiero". La base è costituita dalla dimostrazione dell'ipotesi dell'identità fisiologica della percezione e dell'immaginazione che, a partire dall'attività dei recettori sensoriali (occhi, orecchie, muscoli, cute etc.), generano a livello della corteccia delle "rappresentazioni".
Si sottolinea inoltre come la modulazione delle tensioni toniche muscolari sia alla base del sentire emozionale. L'interazione sinestetica funzionale dei diversi livelli di attività (recettori, corteccia, attività muscolare) è alla base anche della costruzione dello spazio che costituisce l'attività del pensare dell'Io. Una componente rilevante nella produzione del pensiero è costituita dalla rappresentazione programmatica. Alcune forme di pensiero sono costituite da una programmazione comportamentale non seguita da comportamento fenomenologicamente osservabile. Ma la programmazione implica comunque un'attività corporea periferico-spaziale appena accennata.Vezio Ruggieri Docente di Psicofisiologia Clinica. Università "La Sapienza", Roma.Leggi l'articolo:http://www.artiterapie-psicofisiologia.it/doc/RivistaPolitecnico/INTRODUZIONE%20AL%20PENSIERO.pdf