“Coloro che sognano di giorno conoscono molte cose che sfuggono a quelli che sognano soltanto di notte.”
(E. A. Poe)
Perché questa pagina è figlia di un sogno. Di due sogni. Di decine di sogni. Edi uno tanto, tanto più grande.
Questo articolo era stato originariamente concepito come qualcosa di più didascalico. Sintetico. Puntuale e preciso. Descrittivo. Ma come si fa la rassegna stampa di un Sogno?
E, allora, mi arrogo il diritto di calcare sulla fronte un cilindro nero, uno degli oggetti simbolo della Mostra-Evento che ha avuto luogo in via Urbana 122, presso la Quantum Leap Gallery. E di chiedervi di entrare. Mi arrogo il diritto. Di chiedervi di Guardare. Perchè se state leggendo, perché se ci state leggendo, allora noi non siamo tanto dissimili.
Oneironauti. Il termine più calzante. Viaggiatori del Sogno. E’ quello che siamo. E, probabilmente, quello che siete.
“Inusuale – L’arte di essere”.
Il tema dell’esposizione.
Pittura. Fotografia. Perché la Fantasia si serve dell’Immagine. E parla attraverso le infinite sfumature dei mondi che ciascuno custodisce dentro di sé. E per quei mondi, per quegli infiniti punti di vista sulla realtà e sulla sua probabilità , si è svolto questo vernissage il 21 e 22 marzo.
Enzo Casale. Aladin Hussain Al Baraduni. Luisa Carlà . Paola Maria Zerman. Loretta Anna Luisa Dichio. Andrea Gagliano.Carlo Tonti. Stefano Varone.
Schierati come Re e Regine sulla scacchiera di questa Visione. Questi gli artisti. Tra volti di Marylin Monroe e Pier Paolo Pasolini. Tra la sagoma di celluloide di un ragazzo che sembra stato ritagliato fuori da un liquido buio e una distesa di ghiaccio che cerca di far parlare il silenzio stesso.
E poi, tra decine e decine di visitatori, riconoscere il nostro banco di prova. Guardarci di sfuggita negli occhi, con quella stessa insinuante emozione trattenuta dentro labbra di rossetto e spritz. E capire. Che questo nostro Sogno prende una sua consistenza. Si plasma e viene plasmato anche attraverso voi. Anche grazie. O, forse, soprattutto Grazie. A voi.
Perché è nato sul tavolino di un bar, durante una di quelle chiacchierate qualunque tra due amici. Daniele Urciolo. Pietro Maria Sabella. Rispettivamente Presidente e Vicepresidente di questa associazione. Magari mentre bevevano un distratto caffè. O un disimpegnato Aperol. Magari mentre si discuteva di calcio. O di come sarebbe stato poi l’inverno a venire.
Ed ora eccola qui questa Ipotesi di due ragazzi. Che è diventata la nostra. Che si è incastrata all’interno dei nostri giorni come la più splendente delle gemme e no, proprio non si decide a farci rinunciare a lei. E che ha avuto l’onore di poter ospitare al suo interno il talento di questi straordinari fotografi e pittori.
Eccola qui questa nostra personale reinterpretazione di un’eroica nave, su cui qualcuno di noi deve aver maleducatamente cancellato con una bomboletta spray verde la dicitura “Argo” e apposto un più congeniale “TheFreak”.
Eccoci qui. Armati di tastiere del pc e flash. Eccoci qui. In due meravigliose serate nel cuore pulsante del quartiere Monti. E oggi. E ancora. Ancora. Dentro questo Sogno tanto più grande di ciascuno di noi chiamato Scrittura.
Dentro questa Scatola delle Meraviglie per Sognatori del Giorno.
Con su scritto “TheFreak”.
Foto di Eric Mansuell