- il caso emblematico è rappresentato dall'Asl n. 22 di Bussolengo (Verona), la quale utilizza la piattaforma informatica dell'Inps unicamente per scaricare le richieste di domande di invalidità civile trasmesse dal cittadino o dai patronati. Per la fase sanitaria di accertamento dell'invalidità (calendarizzazione visita, convocazione a visita, redazione del verbale di visita, aggiornamento del fascicolo elettronico) l'Asl 22 non utilizza la procedura informatica Inps e, all'esito del procedimento di accertamento, trasmette all'Inps i verbali e la documentazione sanitaria in formato esclusivamente cartaceo con spreco di tempo e risorse per l’inserimento dei dati nella piattaforma informatica dell’Inps. La cooperazione informatica tra gli enti interessati, purcon tempi di attuazione diversificati caso per caso sul territorio, è utilizzata dalla maggioranza delle aziende sanitarie (56% delle Asl) al punto che nella regione Veneto solo l'Asl 22 è estranea a tale sistema operativo”.
Inoltre, i deputati Zardini e Rotta avevano sottolineato che “ il pagamento delle prestazioni dopo 120 giorni dalla data di decorrenza della domanda comporta il pagamento degli interessi legali all'interessato. Costi questi in continuo aumento a causa dei ritardi che potrebbero essere eliminati attraverso una gestione efficace delle prestazioni ed attenta a non superare i limiti temporali oltre i quali scatta il calcolo degli interessi”.
Le inefficienze segnalate sono coperte dall’opacità delle fasi di lavorazione del processo di invalidità civile. Occorre invece rendere trasparenti ogni aspetto dell’organizzazione, gli indicatori di qualità e quantità, le risorse impiegate e le fasi del ciclo di gestione della performance al fine di facilitareforme diffuse di controllo da parte dei cittadini,così come prescrive l’art. 11 del D. Lgs. n. 150/209.Un ruolo significativo in tale direzione può essere svolto dall’Inps, il quale è in possesso delle informazioni necessarie, grazie alle proprie procedure informatiche ed all'utilizzo degli strumenti di rilevazione (cruscotto direzionale).
La normativa del processo di invalidità civile prevede dei tempi precisi da rispettare per ogni fase di lavorazione (accertamento sanitario, definizione della prestazione)e nel caso in cui i tempi non vengono rispettati gli utenti possono intervenire presentando una diffida all’assessorato regionale della Sanità, al direttore generale dell’Asled all’Ufficio medico legale dell’Inps competente per territorio. Per il caso dell’Asl di Bussolengo è urgente che gli utenti presentino la diffida per ridurre i tempi di attesa.
I deputati Diego Zardini e Alessia Rotta hanno richiesto al Ministero di intervenire per il tramite dell'ispettorato della funzione pubblica onde verificare se l'Asl n. 22 di Bussolengo (Verona) nella gestione delle pratiche di invalidità civile rispetti i principi di efficienza e di efficacia nell'azione amministrativa.
Rapporto Cittadinanzaattiva