«Il primo della catena di eventi che dovevano dare un nuovo volto alla Terra fu trasmesso a milioni di persone dagli schermi televisivi. Quello che accadde si verificò sotto i loro occhi, eppure solo pochissimi spettatori capirono che qualcosa non andava. E anche loro, dopo un istante o due d'inquietudine, rifiutarono le premonizioni di pericolo e si accomodarono di nuovo in poltrona, a bearsi dell'avvenutra che stavano guardando.Qualcuno, però, ricordò, e si sentì a disagi. Cos'avevano visto? Un guizzo d'ombre bianche appena distinguibili fra le immagini che ballavano. Forse si trattav solo di un riflesso luminoso sullo schermo, o forse, ancora più probabilmente, quello scintillio bianco era stato causato dal cattivo funzionamento dell'apparecchio televisivo. Tre o quattro persone, tuttavia, continuarono a pensare che quella nebbiolina bianca si era mossa a vortice, aveva assunto i contorni incerti di forme spettrali, e poi era scomparsa prima che l'occhio umano potesse registrare con precisione quello che aveva visto.»
Chi passeggiava con gli astronautidi Wenzell Brown - (Ed. Urania)