Domenica mattina in casa Dejavù.
Il silenzio assordante viene rotto solamente dai ciclisti che puntualmente, come in ogni giorno del Signore, vanno a rovinarsi la vita lungo i pendii delle montagne circostanti.
Con passo zomboide strisciato e indeciso, mani lungo i fianchi a grattare le parti molli, occhi socchiusi e smorfie spiritate stile vampiri all’alba, la famiglia Dejavù si accinge a raggiungere i soliti posti colazione.
La nana va a lasciarsi morire vicino al divano, in prossimità della sua cesta di giocattoli.
Papàsino inizia con poca convinzione a preparare la tavola, togliendo ceste della frutta e tovagliette ornamentali.
Mammapappa appesantita dal grave fardello di 8 mesi e poco più, spinta dai morsi della fame, supera i due zombi e si appresta ai fornelli.
“AAAAAAAAAAAAAH” Un grido acutissimo arriva dalla cucina!
“AAAAAAAAAAAAAH” milioni di grida di paura, arrivano dalla pizza del giorno prima.
“Formiche!!!!!!!!”
“Formiche???”
“Imicche, imicche, imicche!”
Formiche che corrono in tutte le direzioni fuori dal cartone della pizza, lungo il top della cucina, nel lavandino, per terra….
Mammapappa che grida “Un’invasione, un’invasione”
“EVUIUA!!!”
Papàsino che si lancia con estremo coraggio a portare fuori il bottino degli imenotteri. Un drappello di queste ultime, in un ultimo estremo tentativo di sopraffare gli intrusi, si lancia sulla mano di papàsino e inizia a morderlo!
Papàsino terrorizzato e profondamente indolenzito, lascia andare il cartone che piomba come un’esplosione sul top della cucina, catapultando in ogni dove migliaia di formiche.
“Piantala, piantala”
“EVUIUA!!!”
Mammapappa cerca di spostare tutti gli accessori della cucina, mentre papàsino picchia violentemente nel tentativo di sopraffare gli invasori.
“NOOOO Non ucciderle, noooooo” La zoologa prende il sopravvento sulla mamma.
“Va bene, va bene” Papàsino acchiappa il cartone, correndo lo porta verso l’esterno. Centinaia di formiche, come sparate via dalla galleria del vento invadono il salone mentre la nana felice e improvvisamente rivitalizzata corre scalza su è giù per il salotto al grido di “CHIFFO, CHIFFO, CHIFFO”
“MAYAAAAAA NON DIRE CHE SCHIFO”
“CHIFFO, CHIFFO, CHIFFO”
“MAYAAAAAAAA”
“CHIFFO, CHIFFO, CHIFFO”
Il campo di battaglia ormai si è allargato. Top della cucina, cucina e salotto sono ormai sotto assedio!!!!
La colazione è compromessa. Centinaia di caduti sotto i piedini scalzi di Maya. Centinaia di caduti sul top della cucina.
Mammapappa è disperata, ora dovrà spostare i mobili e pulire tutto!
La nana continua a correre.
Le formiche ancora vive all’esterno, cercano di terminare il loro lauto pasto.
Papàsino è disperato, quella pizza sarebbe dovuta essere la sua colazione!!!!!
“EVUIUA, CHIFFO, CHIFFO, EVUIUA”
“…”
“…”
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