Magazine

#InvasioniDigitali: il web invade i luoghi della cultura

Creato il 16 aprile 2013 da Assugoodnews @assunta73

verdi_culturaAvete mai pensato di invadere un museo o un luogo della cultura con il web 2.0? I social media fanno parte della nostra quotidianità ormai: impossibile farne a meno per la maggior parte di noi. Pensiamo cosa accadrebbe se per qualche giorno sulla rete e sui profili social apparissero un’infinità di post, video, foto che raccontano la presenza in un museo italiano. Questo è quanto accadrà dal 20 al 28 aprile 2013 grazie all’idea geniale di Fabrizio Todisco che trova la massima espressione nel nome: #invasionidigitali.

Organizzare mini-eventi in musei e luoghi d’arte italiani: questo l’obiettivo del progetto che si rivolge a blogger, instagramer, appassionati di fotografia e video, social media addicted. L’evento è organizzato in collaborazione con la rete di travel blogger italiani di #iofacciorete, Officina turistica, Instagramers italia e l’Associazione nazionale piccoli musei. Piccole e grandi realtà che si mettono in gioco con l’unico scopo di promuovere la cultura utilizzando internet e i social media.

Se siete tra coloro che almeno una volta nella vita avete pensato a quanto poco sono valorizzate le risorse culturali del nostro Paese allora dovete partecipare. Che siate organizzatori di un’invasione o semplicemente invasori siate presenti. Sul sito dell’iniziativa www.invasionidigitali.it trovate tutte le indicazioni per partecipare e organizzare invasioni.

Tanto per darvi qualche info in più, ogni invasione sarà organizzata con la formula del blogtour. Tutti i partecipanti possono realizzare i propri contenuti utilizzando il tag #invasionidigitali sui seguenti canali social: Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest e Youtube. Sul portale dell’iniziativa saranno aggregati tutti i contenuti realizzati e postati.

Poco altro da dire: armati di smartphone, fotocamere, videocamere e tablet travolgete la cultura italiana per farle del bene!

Foto da verdi.passioneperlacultura.it



Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog