<< Sorrido sempre quando ascolto certi racconti familiari, ricchi come sono di aneddoti curiosi >>. Emma inseguiva un ricordo e cercava le parole giuste per afferrarlo. << Tempo fa papà mi confidava che, quando cominciò a corteggiare mamma, la portava al cinema quasi tutti i giorni. “Non avevamo così tanto da fare", mi ha detto come per giustificarsi. Erano gli anni cinquanta, in effetti non esistevano molte distrazioni, però sono rimasta stupita. Mamma non ama il cinema: vede con interesse solo pochi e buoni film, con predilezione per le commedie e Vittorio De Sica. Ho pensato allora che, è vero, si fa proprio tutto per amore >>.
<< Anche mio padre è sempre stato un grande appassionato di cinema >>, disse Loulou. << Una volta, non erano nemmeno fidanzati, portò mia madre a vedere un film. Non so il titolo, non se lo ricordano, comunque lei si addormentò e questa fu per papà una delusione forte >>. << Beh, scusa, ci credo >>, intervenni. << Però non si offese >>, riprese Lou: << lui era troppo innamorato e mamma troppo bella. Finì allora per riversare su di me le sue passioni cinematografiche >>.
Presi un lungo respiro. << Mio padre era romantico come un traliccio dell'Enel. Al massimo, portava mamma a vedere Ben Hur o qualche Maciste. Se le offriva il gelato era già tanto >>. << E poi? >>, domandò incuriosita Loulou. << E poi niente >>, risposi allargando le braccia. << Il Cinema Eridano non esiste più da quarant’anni, al suo posto hanno aperto uno show room di mobili, il sabato sera corso Casale si riempie di teppisti, il Motovelodromo cade a pezzi e mio padre si è definitivamente rincoglionito. Fine >>.
(Nella fotografia, presa dal web, il Cinema Eridano di Torino negli Anni Cinquanta)