Vi ricordate quando in Italia si diceva che investire sul mattone era sicuro e redditizio? Bei tempi, ma se ne sono andati anche quelli.
Chi ha scelto il comparto immobiliare per impiegare i propri risparmi, in questi ultimi cinque anni, si è visto, mediamente, raddoppiare le imposte e diminuire il valore dell’investimento del 15%.
Anzi queste conclusioni sono senza dubbio sbagliate per difetto, infatti derivano da un’indagine della Cgia di Mestre che ha utilizzato i dati medi del costo delle abitazioni e l’incidenza delle imposizioni fiscali sulle stesse, dal 2010 ad oggi.
Se invece avessimo voluto limitare lo studio ai soli immobili acquistati a scopo d’investimento è chiaro che l’incidenza fiscale sarebbe risultata ben più onerosa (l’Imu sulle seconde case non è mai stata abolita), quindi l’esito ancor più nefasto.
Ricordate come reagì l’Amministrazione Bush negli Stati Uniti non appena scoppiò la crisi? Le tasse vennero immediatamente tagliate ed i cittadini americani ricevettero quasi immediatamente un assegno per il rimborso delle stesse, esattamente il contrario di quanto abbiamo fatto noi.
In Italia il Governo Berlusconi fu costretto dall’Ue ad un inasprimento fiscale e quando si rifiutò di aumentare ulteriormente le tasse venne fatto cadere e sostituito con un governo fantoccio guidato da Mario Monti che soffocò la nostra economica portando la pressione fiscale a livelli insostenibili, insomma si è attuata una politica economica assolutamente antitetica rispetto agli Stati Uniti.
Il successivo esito elettorale, per Mario Monti, è stato umiliante, ma certamente era stato preventivato anche questo, per lui c’era già pronta una poltrona a Bruxelles, nell’apparato burocratico dell’Europa, corredata da uno stipendio principesco per ripagarlo dei servigi fatti.
Il “lavoro” di Monti, dal punto di vista dell’Europa, è stato perfetto, ha soffocato la nostra economia portandola all’asfissia, opprimendo indistintamente tutti i settori, da quello manifatturiero a quello finanziario, passando per il comparto immobiliare, e non parliamo dei disastri fatti in ambito pensionistico previdenziale.
Missione compiuta! Ha ridotto gli italiani sul lastrico riuscendo nel contempo (operazione tutt’altro che agevole) a peggiore sensibilmente le finanze pubbliche facendo esplodere letteralmente il debito a livelli mai toccati in precedenza.
Occorre naturalmente precisare che il suo lavoro è stato egregiamente portato avanti prima da Letta (anche lui a breve ripagato con un posto in Europa) ed ora da Renzi in una escalation che non può avere esito diverso che una terrificante imposta patrimoniale in grado di distruggere definitivamente la nostra economia.
Per questo continuo ad invitare i miei lettori a mettere il più possibile al sicuro i propri risparmi, non è un paradosso, infatti, affermare che fa più paura vedere oggi uno spread a 160 punti di quando veleggiava oltre i 500 punti come accadeva due anni e mezzo fa.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro