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Inviare cianobatteri su Marte potrebbe diventare realtà con Mars One

Creato il 05 gennaio 2015 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

Nonostante ormai ci appaia molto familiare, grazie alle immagini inviate a Terra dalle sonde e dai rover, Marte è un pianeta duro ed ostile per i futuri esploratori. Ora però, un team di studenti tedeschi, dell'University of Applied Science e della Technical University, entrambe di Darmstadt, è deciso a compiere il primo passo per la terraformazione, inviando cianobatteri sul Pianeta Rosso per generare ossigeno dall'anidride carbonica.

Nonostante ormai ci appaia molto familiare, grazie alle immagini inviate a Terra dalle sonde e dai rover, Marte è un pianeta duro ed ostile per i futuri esploratori. Ora però, un team di studenti tedeschi, dell'University of Applied Science e della Technical University, entrambe di Darmstadt, è deciso a compiere il primo passo per la terraformazione, inviando cianobatteri sul Pianeta Rosso per generare ossigeno dall'anidride carbonica, che è il componente principale dell'atmosfera marziana (circa il 96%).

"I cianobatteri vivono in condizioni sulla Terra dove non ti aspetteresti di trovare la vita. Sono presenti ovunque sul nostro pianeta!", ha spiegato il capogruppo Robert P. Schröder al sito astrowatch.net.

Il progetto ora sta partecipando alla competizione Mars One University Competition e può essere votato alla pagina cyanoKnights.bio.
Se vincerà, il "pacchetto regalo" verrà consegnato al Pianeta Rosso con un lander senza equipaggio nel 2018.

I cianobatteri produrranno ossigeno attraverso la fotosintesi riducendo l'anidride carbonica e potranno fornire cibo e vitamine importanti per una sana alimentazione, si legge nella descrizione del progetto.
La squadra sta testando la loro attività all'interno di fotobioreattori in quarantena, per diverse condizioni ambientali (pressione atmosferica, temperatura, radiazioni, ...) per definire la soluzione migliore per Marte.

Inviare cianobatteri su Marte potrebbe diventare realtà con Mars One

Ma il team assicura che si tratterebbe solo di un esperimento: i cianobatteri rimarrebbero confinati all'interno dei laboratori e distrutti a fine missione. "Non vogliamo fare del male a Marte", ha aggiunto Schröder che si è candidato anche come colono per la futura missione umana.


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