13/07/2011 09:59
E' il risultato di un interessante studio dell’agenzia francese Ademe (Agence de l'environnement et de la maitrise de l'énergie) in cui, oltre a fornire una stima dell’impronta carbonica delle pratiche più diffuse su internet (l’invio di email, ricerche sul web e trasferimento dati con chiavette Usb) dà una serie di consigli per renderle più sostenibili.
Siamo abituati a pensare al Web come uno spazio immateriale e a considerare lo spostamento di molte delle nostre attività 'offline' (come fare la spesa) su internet e la dematerializzazione dei supporti cartacei come pratiche sostenibili. Eppure, pochi sanno che inviare email, navigare su internet o trasferire i propri dati con una chiavetta Usb comporta un impatto sul clima e sull'ambiente, destinato a crescere man mano che aumenterà il numero degli utenti. Basti pensare che ad oggi le emissioni del web sono stimate in circa il 2% di quelle globali ma sono destinate a raddoppiare entro il 2020.
Per le sue misurazioni l’Ademe ha tenuto conto della complessa infrastruttura di internet e dell’impatto degli elementi da cui è composta – dagli enormi data center che gestiscono il flusso dei dati, alle reti, alle fibre ottiche, ai router, ai terminali costituiti dai nostri computer, laptop e smartfonini.
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