Eroi o persone che riescono ad attingere alle risorse interne per vedere il bello della vita nonostante le impreviste e tragiche difficoltà? Un appuntamento imperdibile con Marco Berry che conduce il programma “Invincibili” su Italia 1 che, racconta la storia di persone comuni che hanno subito gravi traumi psico-fisici e che hanno saputo rinascere, cominciando una nuova vita più forti di prima. Suggestiva la scenografia, uno studio nero con vetri in frantumi sulle pareti e per terra per evidenziare la fragilità della vita dell’essere umano, tubi rossi a formare una grande arteria che attraversa la scena e fanno da sedile, come a testimoniare che il sangue continua a scorrere e a pompare vita, collegando i vetri rotti con un grande diamante stilizzato al centro della scena, un grande valore stavolta, prezioso e indistruttibile.
Berry racconta storie incredibili con grande umanità accompagnando lo spettatore in un emozionante viaggio tra vita e rinascita.
Roberto Buzzone 32 anni, è sempre stato un amante dello sport, del pugilato in particolare, ma sei anni fa un incidente in moto gli cambia la vita per sempre. I medici sono costretti ad amputargli la gamba fino a s
Nasce diversa, senza braccia, Simona Atzori, 36 anni, ma non ha mai pensato al proprio handicap come qualcosa di invalidante. Spinta dall’amore dei suoi genitori e dotata di due piedi prodigiosi, a quattro anni, da autodidatta, inizia a dipingere e pochi mesi dopo espone già le sue prime opere; a sei anni comincia a seguire corsi di danza classica, coronando così il suo sogno di diventare “ballerina-pittrice”. Danza, dipinge è un’artista ed è serena, sogna un figlio. Si esibisce con i suoi spettacoli di danza in eventi prestigiosi come il Giubileo del 2000 e le Paraolimpiadi di Torino, dove balla alla cerimonia d’apertura, balla con due ballerini della Scala, balla contro il senso di pena che vede negli occhi della gente, dipinge perché non ci sono limiti se uno ci crede, Simona ha saputo sorridere alla vita ed è questa energia che la resa un’invincibile.
Un evento traumatico coinvolge una persona con eventi duraturi che possono completamente sopraffare la capacità dell’individuo di fare fronte o integrare la nuova esperienza. In alcune vite c’è un prima e un dopo, un punto esatto di non ritorno in cui, poi, tutto sembra non poter essere più come prima. C’è la diversità. Non tutte le persone che avvertono un evento potenzialmente traumatico resteranno psicologicamente traumatizzata. C’è la forza di volontà, in versio
Eroi positivi che hanno ricevuto dalla vita dei colpi molto forti ma che, dopo un periodo di grande difficoltà si sono rialzati e hanno affrontato il trauma subito come una sfida. Una sfida da vincere per raggiungere nuovi traguardi: obiettivi mai pensati, che ora rappresentano una valida ragione di vita.