La Saldapress ci riprova. Forti del successo dell'edizione in formato bonellide di The Walking Dead la casa editrice di Reggio Emilia punta ancora una volta sul talento di quel geniaccio piacione di Robert Kirkman. Questa volta si punta sul classico formato comic-book a colori e su uno slogan che è un'inequivocabile dichiarazione d'intenti: Tornerete ad amare i supereroi. Beh, io non ho mai smesso, probabilmente lo slogan è rivolto ad altri.
Ma perché qualcuno dovrebbe tornare ad amare i supereroi leggendo questo primo albo di Invincible? La Skybound, etichetta di Kirkman in seno all'Image Comics, e di riflesso la nostrana Saldapress, si giocano una carta sicuramente non nuova ma potenzialmente sempre vincente: la proposta di un nuovo universo fumettistico, giovane, con temi e personaggi moderni ma che guardano al classico, slegato da decenni di continuity e non appesantito da una zavorra fatta di miriadi di testate tra loro collegate.
Volete ricominciare a leggere supereroi senza dovervi fare troppe seghe mentali su cosa è successo prima a questo e a quell'altro personaggio chiedendovi magari anche dove e quando? Bene, c'è giusto il numero 1 di Invincible che fa capolino da tutte le edicole. In realtà, se ho ben capito, non tutto è proprio così semplice. In Italia sono stati proposti già 15 volumi di Invincible che continueranno la loro corsa, su questo nuovo spillato da edicola la serie ricomincerà dal principio, proponendo in appendice altre miniserie legate alla testata principale (nel primo numero esordisce anche Atom Eve, mini di due). Non ho ben capito invece se alcuni tasselli dell'Invincible Universe, che al momento dovrebbe essere ancora contenuto a poche uscite, sono stati già proposti nei volumi per le fumetterie e se sullo spillato verrano mai riproposte. Vabbè poco importa per ora.
La storia di Mark Grayson inizia in medias res nel pieno dell'azione, per effettuare dopo poche pagine un primo balzo a quattro mesi prima, tempo al quale Kirkman ci riporta per presentarci la vita quotidiana del giovane adolescente Mark. Il ragazzo vive quella che sembra la classica adolescenza del teenager americano, una bella casa, una mamma ironica e beh, questo si è un po' fuori dall'ordinario, un papà supereroe. Poi la scuola, un lavoro in un fast food e la gestione dell'eccezionale in maniera assolutamente normale e scontata. poi un bel giorno i poteri del babbo si manifestano anche in Mark che in breve tempo diverrà il nuovo supereroe in città: Invincible.
L'intento dichiarato di Kirkman è quello di unire i classici elementi del fumetto di supereroi, quelli che piacciono a lui almeno, e creare una nuova serie, fresca e di forte impatto che possa attirare nuovi lettori al genere e recuperare quelli che questo tipo di fumetto l'hanno abbandonato da tempo. Effettivamente, per quel poco che si può vedere da questo primo numero (che contiene però due episodi di Invincible), la serie non presenta novità rilevanti, ricalca molti clichè del genere, dalla scelta del costume al primo approccio ai poteri, dal rapporto con i compagni a scuola alle origine del potere stesso etc..., però funziona molto bene: si legge con piacere e con altrettanto piacere la si guarda. Le matite di Cory Walker sono un giusto compromesso tra look classico e tratto moderno e riportano alla mente i classici del genere pur non risultando mai datate o demodè. Anche il look del personaggio è accattivante e questo certamente non guasta. Già dal secondo episodio appariranno i primi super-villains e un gruppo d'eroi al quale il nostro non esiterà a unirsi.
Non male neanche la storia d'appendice con la prima parte delle due previste della mini dedicata alle origini di Atom Eve, una dei comprimari della serie Invincible.
A conti fatti bisognerà lasciar spazio a queste creature per farle crescere, in America la serie viaggia con ottimi risultati e pare che Kirkman ci abbia visto lungo ancora una volta. Non sarà di certo Invincible il fumetto che vi cambierà la vita (quella di lettore di fumetti, si intende), almeno non a giudicare dalla prima uscita, però si intravedono le potenzialità che la serie potrà esprimere nell'immediato futuro. A voi la scelta, dare fiducia o meno alla nuova creatura di Robert Kirkman.