La carta oltre ad avere un suo verso, è dotata di memoria, ogni segno riportato sulla sua superficie è traccia indelebile! Le fibre seguono e assecondano i movimenti della mano e ne ricordano le pieghe. E' attraverso lo studio e la complicità di queste pieghe che è possibile vedere trasformare la carta da elemento piatto a qualcosa che può animarsi e dare forma e spessore. Trovo tutto questo molto magico!
Per ogni tecnica che sperimento mi piace osservare come i materiali si comportano, cosa è possibile fare, a quale altro materiale e tecnica si può unire per giocare e realizzare qualcosa di nuovo.
Complice l'interesse e la sperimentazione della carta per la realizzazione dei pop-up, che letteralmente adoro, e di recente un workshop di paper-cut di cui presto vi parlerò, ho pensato di unire vari pezzi delle mie esperienze di ricerca per la realizzazione di qualcosa di unico per la piccola Mariastella che compirà a breve il suo primo anno.
Il tema della festa è Cappuccetto Rosso; ho fatto seguire alla composizione grafica dell'invito vero e proprio con tutte le info di riferimento, la creazione di una casetta di cartoncino rosso con tanto di finestrella. Il tutto ritagliato rigorosamente e pazientemente a mano. Basta tirare verso il basso la tag posta in alto che magicamente piano piano spunta fuori l'invito. Un modo nuovo e alternativo alla solita busta per invitare amici e parenti alla propria festa. L'idea è stata molto apprezzata dalla mamma della bimba e dagli invitati, ed io non posso che esserne molto contentaaaaa!
A mio avviso la semplicità vince sempre.
Bruno Munari affermava che Complicare è facile, semplificare è difficile. Per complicare basta aggiungere, tutto quello che si vuole: colori, forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose. Tutti sono capaci di complicare. Pochi sono capaci di semplificare.