Invito a cena con delitto è un film del 1976 diretto da Robert Moore.
Scritto dal commediografo statunitense Neil Simon, il film è una parodia del genere giallo classico. Oltre a valersi di un cast di fama internazionale, l'opera vede la partecipazione straordinaria dello scrittore Truman Capote, nella sua unica vera interpretazione cinematografica. Il film venne presentato alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia del 1976.
Tipico giallo-rosa inglese, questo film, godibilissimo per la girandola delle trovate umoristiche e per l'adeguato clima giallo-vampiresco, alla fin fine è una accettabilissima presa in giro di tutto e di tutti. I personaggi sono tratti dalla letteratura gialla classica e graziosamente smontati e ridicolizzati. Ma, accanto ai testi stampati, sulla gogna finiscono inevitabilmente anche i film del genere.
E, infine, non vengono risparmiati né i lettori né gli spettatori, poiché anche per loro i rebus finiscono insoluti. Infine, quando la partita sembra chiusa, con un ultimo colpo di scena e cambiamento di personaggio, il film strizza gli occhi anche su se stesso. Relatività delle cose umane? Scetticismo nei confronti della realtà raggiungibile? No, solo spettacolo per lo spettacolo. Qualche allusione maliziosa scompare nel mare del buon umore alla pari dei risvolti pseudocriminali.
In una tetra e nebbiosa serata, cinque vetture si dirigono al castello di Lionel Twain, milionario eccentrico e misterioso. Sono i cinque più grandi investigatori viventi, invitati per il fine settimana con i rispettivi accompagnatori: Sidney Wang e suo figlio Willie, Dick Charleston e sua moglie Dora, Milo Perrier e il suo autista Marcel, Sam Diamante e la sua segretaria Tess, Jessica Marbles e la sua infermiera.
Un'atmosfera poco rassicurante aleggia però intorno alla casa, e già al momento di farvi ingresso gli ospiti sono messi alla prova, subendo un attentato ciascuno. Dopo essere stati accolti da uno sconcertante maggiordomo cieco dall'improbabile nome di Jamesignora Bensignore, i detective prendono alloggio nelle rispettive camere e si incontrano in sala da pranzo. Nel frattempo, si presenta a Bensignore una nuova domestica non meno bizzarra di lui: è la cuoca, sordomuta e per di più analfabeta, che non comprende gli ordini del maggiordomo né a voce né per iscritto e perciò non fa nulla.
La serata riserva incidenti ridicoli, ma anche inquietanti attentati che lasciano presagire l'imminenza di un crimine. D'improvviso, tra i convitati fa una teatrale apparizione Lionel Twain. Egli rivela che a mezzanotte in punto sarà commesso un delitto, il cui colpevole e la cui vittima siedono entrambi fra le persone riunite a tavola. Promette inoltre un premio di un milione di dollari a colui che risolverà il caso. Da questo momento gli ospiti vengono lasciati soli e, prima dell'ora convenuta, sono distratti da una serie di colpi di scena e avvenimenti paradossali. Pochi istanti prima della mezzanotte però si ritrovano nuovamente in sala da pranzo, dove decidono di tenersi per mano così che un eventuale delitto non possa avvenire o comunque non possa sfuggire agli occhi dei testimoni.
L'ora scocca e nella stanza non accade nulla, ma qualcuno bussa alla porta. È Lionel Twain, che stramazza a terra con un coltello piantato nella schiena. Subito i brillanti detective si buttano alla ricerca della soluzione del giallo. Esclusi il maggiordomo (che è stato trovato morto in cucina prima di mezzanotte) e la cuoca (che si rivela in realtà un androide), agli ospiti non resta che accusarsi a vicenda. Si scopre così che ciascuno degli invitati aveva un movente per uccidere Lionel Twain. Nell'impossibilità di pervenire a una soluzione, tutti raggiungono le proprie camere per passarvi la notte.
Giampiero Albertini: Sam Diamante
Alberto Lionello: Jamesignora Bensignore
Vittorio Congia: Lionel Twain
Oreste Lionello: Sidney Wang
Sergio Di Giulio: Richard Narita
Gianni Bonagura: Dick Charleston
Valeria Valeri: Dora Charleston
Antonio Guidi: ispettore Milo Perrier
Melina Martello: Tess Skeffington
Wanda Tettoni: Jessica Marbles
Renato Cortesi: Marcel Cassette