Che
la CE si preoccupi di sviluppare programmi culturali ad ampio
raggio è certo un buon punto a suo favore. Ma, senza un'audience
adeguata, gli sforzi di costruire
un'Europa per
via culturale rischiano
di essere vani, come rischiano (e troppo spesso lo sono) di essere
mal spesi i soldi messi a disposizione.
Ecco allora i Progetti di cooperazione europea (EAC/S16/2013). Nel
bando leggiamo ad altissima frequenza la parola “pubblico”,
che la UE mira ad ampliare e diversificare attraverso le più varie
strategie.
È chiaro infatti che le attività unionali necessitano di una
maggiore visibilità, e questa può essere garantita solo
dall'efficacia e capillarità delle attività promozionali (da mostre
e festival a un ampio e innovativo sfruttamento della rete).L'invito è dunque rivolto alle organizzazioni culturali propense o interessate a lavorare con partner europei per accrescere l'impatto comunicativo delle iniziative comunitarie Potrà trattarsi di progetti su piccola scala, che vedranno coinvolti almeno tre dei Paesi che partecipano al Programma Europa creativa, o su ampia scala, destinati a impegnare sei Stati. Le priorità individuate vertono, in ogni caso, sul sostegno agli operatori culturali e creativi in termini finanziari, ma soprattutto di sviluppo di competenze e know-how, sperimentazione di nuovi modelli imprenditoriali e rafforzamento della collaborazione transnazionale (con possibile conseguente crescita delle opportunità professionali). Budget differenziati per i due livelli, ma medesima scadenza per la presentazione delle candidature: 5 marzo 2014 Per informazioni più puntuali sulla call, ecco pronto il link al bando Progetti di cooperazione europea. (già pubblicato, con varianti, qui: http://www.sulromanzo.it/blog/invito-ue-per-progetti-di-cooperazione-europea)
