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Nella mia ricetta degli involtini primavera non è presenta la carne,visto che mi piacciono solo a base di verdure, e non utilizzo nemmeno la cipolla che secondo me rende pesante il tutto, inoltre utilizzo il nostro buonissimo olio d'oliva Italiano, anziché olio di semi che non mi piace affatto, per cuocere le verdure. Di questa ricetta del resto sono tante le varianti, c'è chi mette i funghi, chi i semi di soia, chi la polpa di maiale, o ancora chi utilizza nel ripieno i peperoni. Diciamo che potete dare libero sfogo alla vostra creatività culinaria e sopratutto personalizzare a vostro gusto gli involtini.Ma ora bando alla ciance ed ecco le mie ricettine.
Ingredienti per realizzare gli involtini primavera:Verza 400 grammiCarote 4 di media grandezzaOlio d'oliva Centonze q.b Salsa di SoiaFogli di riso per involtini primavera Asia MarketUna confezione da 540 grammi di germogli di bambu Asia Market Olio di semi q.b. per friggere gli involtini
Ingredienti per realizzare l'impasto per chiudere gli involtini:farina q.b.acqua q.b.
Ingredienti per realizzare la salsa agrodolce:6 cucchiai di polpa di pomodoro 1 cucchiaio e mezzo di maizena-amido di mais1 tazzina e mezza di caffè piena di Aceto Balsamico di Modena IGP2 tazzine di acqua 1 tazzina di zucchero Eridania
Preparazione salsa agrodolce:Versate la polpa di pomodoro in un pentolino, assieme all'aceto balsamico e allo zucchero.
Sciogliete la maizena nell'acqua e subito dopo versate il tutto nel pentolino, amalgamate bene benino il tutto utilizzando una frusta, girate il composto e fate cuocere a fuoco lento finchè la salsa non si sarà addensata.
Se notate che sia troppo liquida aggiungete un cucchiaino o più di maizena, se invece notate che sia troppo densa, aggiungete dell'acqua q.b.Dovete ottenere un composto semiliquido senza grumi dal sapore appunto agrodolce.Una volta che è pronta la nostra salsina, spegnere il fuoco e fate raffreddare. Riporre in frigo ben coperta da pellicola e quando dovrete servirla fatela riscaldare o bagnomaria o nel forno a microonde.
Preparazione involtini primavera:Pulite e lavate le foglie di verza e poi tagliatele a listarelle, larghe quasi un centimetro.Lavate e sbucciate le carote, utilizzando il pelapatate realizzate tante listarelle delle nostre carote e mettetele assieme alla verza in una pentola Wok, versate dell'olio d'oliva q.b. e fate cuocere a fuoco basso il tutto per un paio di minuti. Aggiungete poi i germogli di bambu che avrete lavato sotto l'acqua corrente ed aggiungete un bicchierino di caffè di salsa di soia. Fate cuocere il tutto finchè tutti gli ingredienti siano ben cotti. Spegnete e fate raffreddare le verdurine.
In una pentola larga versate dell'acqua e fatela bollire, spegnete come raggiunge il bollore.Bagnare le cialde di riso (una alla volta) per qualche secondo nell’acqua calda. Disporre la cialda su un piano di lavoro in modo da non farla rompere e lasciatela riposare per un minuto. Nel mentre in una ciotolina versate della farina che mescolerete assieme a pochissima acqua, dovete ottenere un impasto senza grumi non molto denso, che ci servirà come collante per sigillare ben benino i bordi del nostro involtino.
Quanto tutti gli ingredienti saranno pronti, non rimane che disporre un cucchiaio di ripieno sulla parte alta della cialda e subito dopo arrotolare dall’alto verso il basso arrivando circa ad un terzo della cialda.
Su tutti i bordi ora passate il nostro collante di farina ed acqua e ripiegate con cura i lati della cialda e richiudete il tutto avvolgendo su se stesso ben benino la cialda, insomma dobbiamo ottenere un bel involtino da poter friggere tranquillamente, senza aver la paura che si sfaldi.
In una pentola capiente fate scaldare dell'olio di semi e quando sarà bello caldo adagiate con delicatezza l’involtino, basteranno pochi istanti di cottura per lato, quando acquisterà una colorazione dorata, l'involtino è cotto a puntino.
Non rimane che adagiare l'involtino primavera su della carta cucina per eliminare dell'olio in eccesso.
Infine non rimane che servire i deliziosi e caldi involtini primavera con la buonissima salsa agrodolce in cui dovrete inzupparli.
Colgo l'occasione per presentarvi ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP.A dir poco profumatissimo l'Aceto Balsamico di Modena IGP: L’Indicazione Geografica Protetta Aceto Balsamico di Modena è un condimento, di colore bruno intenso e sapore agrodolce, ricavato da mosti d’uva e aceto di vino, affinati all’interno di recipienti di legno pregiato.In particolare, le confezioni etichettate dal Consorzio Aceto Balsamico di Modena vengono imbottigliate dalle Acetaie associate sotto il controllo diretto del Consorzio nel rispetto di precisi requisiti qualitativi. Zona di Produzione La zona di produzione ricade all’interno delle province di Modena e Reggio Emilia, ed è ottenuto esclusivamente dai vitigni tipici del territorio e della tradizione produttiva: Lambrusco, Sangiovese, Trebbiano, Albana, Ancellotta, Fortana e Montuni.L’Aceto Balsamico di Modena IGP del Consorzio nasce dai mosti di uva, che possono essere cotti e/o concentrati, con l’aggiunta di una aliquota di aceto invecchiato e di una percentuale di aceto di vino.Alla miscelazione delle materie prime, seguono acetificazione e affinamento in botti e barrique di legno pregiato quali ad esempio rovere, castagno, quercia, gelso e ginepro.Il periodo di affinamento in legno varia da un minimo di 60 giorni fino a 3 anni.Le confezioni del Consorzio riportano il bollino di colore bordeaux, che ritroviamo anche su alcuni dei prodotti dei Soci.Valenze Gastronomiche:L’Aceto Balsamico di Modena IGP è un prodotto estremamente versatile che ben si sposa con ogni sorta di pietanza. Il suo retrogusto fragrante e la sua acidità aromatica fanno sì che si abbini bene con verdure sia cotte che crude, ma anche con bolliti, frittate…Ha un utilizzo quotidiano, specialmente in fase di cottura o come condimento alle insalate.
Davvero ottimo e super consigliato l'Aceto Balsamico di Modena IGP - invecchiato.L’Indicazione Geografica Protetta Aceto Balsamico di Modena è un condimento, di colore bruno intenso e sapore agrodolce, ricavato da mosti d’uva e aceto di vino, affinati all’interno di recipienti di legno pregiato. In particolare, le confezioni etichettate dal Consorzio Aceto Balsamico di Modena vengono imbottigliate dalle Acetaie associate sotto il controllo diretto del Consorzio nel rispetto di precisi requisiti qualitativi. La zona di produzione ricade all’interno delle province di Modena e Reggio Emilia, ed è ottenuto esclusivamente dai vitigni tipici del territorio e della tradizione produttiva: Lambrusco, Sangiovese, Trebbiano, Albana, Ancellotta, Fortana e Montuni.L’Aceto Balsamico di Modena IGP del Consorzio nasce dai mosti di uva, che possono essere cotti e/o concentrati, con l’aggiunta di una aliquota di aceto invecchiato e di una percentuale di aceto di vino.Alla miscelazione delle materie prime, seguono acetificazione e affinamento in botti e barrique di legno pregiato quali ad esempio rovere, castagno, quercia, gelso e ginepro.Il periodo di invecchiamento è superiore ai 3 anni.Le confezioni del Consorzio riportano il bollino di colore bianco per il prodotto “Invecchiato”, che ritroviamo anche su alcuni dei prodotti dei Soci e che garantisce standard minimi qualitativi più elevati rispetto a quanto richiesto dal disciplinare IGP. L’Aceto Balsamico di Modena IGP è un prodotto estremamente versatile che ben si sposa con ogni sorta di pietanza. Il suo retrogusto fragrante e la sua acidità aromatica fanno sì che si abbini bene con verdure sia cotte che crude, ma anche con bolliti, frittate… Il prodotto “Invecchiato” si addice anche ad accostamenti più ricercati, come Parmigiano Reggiano, fragole e gelato.
Il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP viene istituito nel dicembre 2013. Il Consorzio Aceto Balsamico di Modena e il Consorzio Filiera Aceto Balsamico di Modena decidono infatti di unirsi, per una ragione molto semplice: avere una maggiore incisività nell’attività di tutela e di valorizzazione del prodotto, in Italia come all’estero.
Il primo Consorzio legato all’Aceto Balsamico di Modena nasce nel 1993, per iniziativa di una decina di produttori. L’obiettivo è quello di conseguire il riconoscimento di IGP - Indicazione Geografica Protetta: la domanda di registrazione viene presentata l’anno successivo.
Dopo anni di impegno incessante del Consorzio, in stretta collaborazione con il MIPAAF, la domanda di registrazione dell’Aceto Balsamico di Modena come IGP viene accolta dalle autorità europee nel luglio 2009.
Ottenuta la denominazione IGP, il Consorzio moltiplica le proprie attività. In particolare, agisce su tre piani distinti:1 monitora il mercato e si impegna nella difesa dell’Aceto Balsamico di Modena IGP dai prodotti imitativi;2 al fianco del Ministero, ottiene la regolamentazione degli aspetti produttivi e dei controlli;3 promuove il prodotto e le sue caratteristiche, sia partecipando a fiere e manifestazioni, sia dialogando con i media.
Nel 2014 l’attuale Consorzio è stato formalmente riconosciuto dal Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali quale Consorzio di Tutela dell’IGP Aceto Balsamico di Modena. Compito di questo soggetto è quello di svolgere le funzioni pubbliche di promozione, difesa e tutela del prodotto.
E oggi... Attualmente il Consorzio Tutela raggruppa 50 aziende appartenenti alla filiera produttiva dell’Aceto Balsamico di Modena IGP.
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La Creativita Di Anna
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