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Io, aline e le nostre vite

Da Mammapiky @mammapiky
IO, ALINE E LE NOSTRE VITE"L'avresti mai detto che un giorno i nostri figli avrebbero giocato insieme?", sorrido e davanti a me ho Cestino e Ciomi che volano sul girello, il Principe al loro fianco, che se non scende vomita, Cicina e Bughi, che vogliono scalare uno scivolo simile all'Everest, Mr Du che fotografa e, vicino a me, lei. Un sorriso che illumina questo parco e due occhi che parlano e dicono solo cose belle. Virtualmente la conosco da tanto e oggi finalmente l'ho abbracciata ma, per raccontarvelo bene, torniamo indietro di qualche ora.
Domenica mattina di una settimana dove il tempo ha dato il peggio di se, ma che ci ha sorpreso con una giornata quasi primaverile. Assisi è stupenda, come sempre, ma lo è ancor di più oggi, con il sole che illumina tutta la vallata. Il traffico di turisti sempre intenso, anche di prima mattina e i parcheggi quasi esauriti. Arranco su per la salita che mi porterà in Piazza della Basilica, spingo un passeggino con 12 kg sopra e che non sono in forma, è chiaro, passo dopo passo.
"Ci trovi sulla sinistra sotto i portici a giocare a uno due tre stella!",sorrido perché in realtà so che non mi serviranno indicazioni per riconoscerla e appena volto l'angolo, in quella piazza piena di turisti, punto dritto, verso di lei. Ci siamo incontrate solo ora, ma la verità, è che io la conosco ormai da tempo e mi mancava solo di stringerle la mano, per il resto è come se fossimo vicine di casa. In verità mi mancava anche la voce ma è tale e quale a come me l'ero immaginata. Io i suoi post, li ho sempre letti in toscano, e anche se non abita più lì da tempo, quella simpatica flessione non l'ha persa e si sente eccome. Ha due meraviglie di bambini, bellissimi che le somigliano in modo impressionante, e un marito che la adora. Simpatico e spigliato. Dire che l'ho abbracciata non è corretto: stritolata, è il termine più adatto e da quel momento il fiume di parole è tracimato. Parlare, ridere e abbracciarci: l'abbiamo fatto per tutto il giorno consapevoli della tirannia del tempo e del fatto che alla fine quell'incontro tanto atteso, sarebbe durato solo una manciata di ore. Dovevo farle visitare la città, invece l'ho sequestrata e di Assisi credo si ricorderà ben poco. Con un "leggero " ritardo di un paio d'ore, ha fatto la sua apparizione pure il Principe accompagnato da Cestino, e abbiamo deciso di buttarla sul culinario intorno ad un tavolino "grande" un metro quadrato, tra polenta, salsicce, grigliata e patate, più un cameriere decisamente imbronciato per la fila di turisti accalcata alla porta che non riusciva a smaltire. Chi è Aline l'ho sempre saputo ma la verità è che il blognon le rende giustizia, lei è quel che scrive, di questo vi garantisco, ma a sentirla parlare è molto di più. Il suo modo di essere mamma mi ha affascinato, la sua dedizione verso di loro è così naturale che tutto le viene spontaneo, i suoi figli sono l'immagine della serenità e della spensieratezza, la dolcezza di Ciomi, la vitalità di Bughi e un'educazione basata su quei principi che mi sembravano non andassero più di moda. L'unità della loro famiglia si percepisce anche in poche ore e capisci che, nonostante la fatica e le difficoltà, hanno preso la vita dal verso giusto, come forse io non sarò mai capace.Aline mamma, è stupenda e lo sapevo. Aline donna, è una forza e lo sapevo. Aline amica è amica, lo è sempre stata e ora lo è ancora di più e comunque chissà come ha vissuto lei questo incontro? Scopriamolo insieme QUI

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