Magazine Cultura
Leonard Freed ama l'Italia.
Lo dimostrano le sue bellissime fotografie in mostra al Museo in Trastevere di Roma, fino al 27 Maggio 2012.
Una serie di scatti che catturano attimi di vita di un'Italia sorprendentemente viva e piena di sorprese, come le fotografie dei sacerdoti che tornano bambini alla vista della grande nevica di Roma, negli anni '50 dello scorso secolo, giocando divertiti a tirarsi palle di neve.
100 fotografie, quindi, ripercorrono l'Italia in lungo e largo, passando per Milano, Firenze, Roma, Napoli e Palermo. Cinque città diverse, per altrettanti sguardi fotografici, narrando una "storia d'amore" senza fine. Sguardi particolari che raccontano la quotidianità, la vita, il modo di essere italiani, senza pregiudizi e ne facili stereotipi.
Un ritratto di una Italia insolita, consapevole delle sue bellezze, caratterizzata dalla grande personalità degli italiani.
Leonard Freed, fotografo della scuderia Magnum, ama l'Italia a dismisura: sono ben 45 i viaggi che lo hanno portato nel nostro paese, dove ha scattato migliaia di fotografie indimenticabili.
Più che un fotografo, Freed si considera un artista: le sue fotografie sono emozionanti e vibranti.
Ispirato dall'Italia e dai volti degli italiani, Freed ne cattura l'essenza, per una ricerca approfondita della natura umana.
Paesaggi e vita quotidiana diventano i protagonisti degli scatti di Freed: dal desiderio di rinascita del dopoguerra agli albori del nuovo benessere, dai riti collettivi alla eccezionalità di un ritratto fotografico scattato per strada con una tovaglia bianca come sfondo, dalla vita dei pescatori siciliani a quella delle donne di Napoli.
Per una domanda che lo assilla sempre: chi siamo?
Con il suo innato talento e la sua straordinaria tecnica compositiva fotografica, Freed è forse riuscito a rispondere a questa domanda, lasciando che siano gli scatti ad offrire una risposta.
Leonard Freed nasce nel 1929 a Brooklyn, in una famiglia ebrea di origine russa e di classe operaia.
Per diversi anni si dedica alla pittura, mentre negli anni ’50 visita per la prima volta l’Italia in compagnia di un amico pittore. Tornato negli Stati Uniti, diviene fotografo professionista, cercando i suoi primi soggetti proprio a Little Italy.
Nel 1958 si trasferisce in Olanda, dove sposa la tedesca Brigitte Klück, conosciuta due anni prima a Roma.
Quando nel 1963 rientra negli Stati Uniti il tema della discriminazione razziale lo coinvolge visceralmente: segue la marcia su Washington e i suoi protagonisti, ma anche la vita quotidiana degli afroamericani nel quartiere nero della sua Brooklyn.
Dalla documentazione del movimento per i diritti civili nasce nel 1965 il potentissimo libro Black In White America.
Nel 1972 Freed diventa socio della prestigiosa agenzia Magnum.
All’inizio degli anni ’70 si dedica allo studio sociologico sulla polizia. Il risultato è un reportage approfondito che verrà pubblicato su numerose importanti testate in tutto il mondo.
Leonard Freed si spegne il 20 novembre 2006 nella città dove abitava dal 1975, Garrison (New York).
Fino all’ultimo ha lavorato instancabilmente a nuovi progetti tra cui un libro dedicato all’Italia, il suo grande amore.
La mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico - Sovraintendenza ai Beni Culturali, ed è a cura di Enrica Viganò.
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