A cura di Superflaz
EA7 Emporio Armani Milano – Montepaschi Siena 74-67 (4-3)
La curva Olimpia in festa.
Capitan Gentile dà la carica… risulterà l’MVP delle finali.
Io c’ero e godevo, il titolo dice così. Già, io ero lì, nella bolgia infernale del Forum di Assago, insieme ad altre 12.499 persone, ad assistere a gara 7 dei playoff, quella decisiva, quella che ha consegnato alla mia Olimpia Milano il suo 26° scudetto, ben 18 anni dopo dall’ultimo trionfo. 18 anni di attesa per il popolo biancorosso, che in 20 minuti ha polverizzato 12.000 biglietti per essere presente alla gara della storia. Il Forum era un tripudio di colori biancorossi, bandiere, sciarpe, magliette; non c’era un seggiolino vuoto, 12.000 Men in Red, che alla presentazione delle squadre cantavano a squarciagola “O mia bèla Madunìna”. Un’atmosfera da brividi, per spingere i ragazzi alla tanto sognata vittoria. Non starò qui a raccontarvi un granché della partita, ma tutto quello che c’è stato intorno. I ragazzi partivano forte, il pubblico faceva un baccano del Diavolo, già al primo canestro di Nik Melli un boato segnava che per gli uomini di coach Crespi sarebbe stata dura, ed infatti, con il baccano sugli spalti, i toscani subivano subito un parziale che li portava a -10.
Le tribune erano in delirio, si cantava, si saltava, un’autentica bolgia. La partita scivolava via sulle note dei nostri cori e sulle magie dei campioni in campo. All’intervallo il punteggio era quasi al sicuro, 36-29 per Milano, tutto perfetto, tutto come doveva andare, applausi a scena aperta e tutti a prendere fiato e recuperare i liquidi persi, giocatori e tifosi. Al rientro dagli spogliatoi Milano allungava fino al + 13, la festa sembrava dovesse continuare, poi, tutto d’un tratto il clamoroso black out. Siena trova energie e giocate in attacco, Milano non segna più.
Una marea rossa riversata sul parquet del Forum.
La Montepaschi effettua il sorpasso, il Forum ha un sussulto, poi, il silenzio, la paura, l’incredulità, il terzo quarto si chiude con Siena a +7, che diventa +8 dopo 2 minuti dell’ultimo periodo. Di fianco a me alcuni ragazzi si siedono, distrutti, con le mani nei capelli e gli occhi lucidi, nei loro volti la paura di una clamorosa ed inaspettata sconfitta, proprio sulla linea del traguardo, come sempre negli ultimi anni. La paura prende anche me, ma, non smetto di cantare, dentro di me penso: “ questo è il momento giusto per tirare fuori quel poco di voce che mi è rimasta, facciamo sentire ai ragazzi quanto vogliamo questa vittoria, cantiamo tutti insieme e spingiamoli verso il traguardo”. Il palazzo canta sempre più forte, Nik ed Ale incitano ad alzare la voce, il nostro livello sale. I ragazzi ora non sono solo in 5 sul parquet, sono in 12.005, ci siamo anche noi. Siena, come all’inizio sente la pressione, non segna più. Milano gioca gli ultimi 2 minuti da autentici Fieri Guerrieri, Hackett ruba palloni e smazza assists, Melli recupera l’impossibile, sulla tripla del pareggio di Jerrells silenzio tombale, poi l’esplosione, ci siamo.
Ad ogni recupero è un boato, DH12 canestro e fallo, sta per venire giù il Forum, ormai siamo senza voce. Moss mette la tripla del +8, stiamo già piangendo di gioia, io abbraccio gente di fianco a me che nemmeno so come si chiama, rimbalzo di Melli e schiacciata di Capitan Gentile, non poteva esserci modo migliore per chiuderla. Stiamo saltando tutti, siamo in lacrime, noi vogliamo Milano tricolor è il coro del momento. Siena non ne ha più. La festa può cominciare, mentre i ragazzi in campo già iniziano ad esultare. Un’autentica marea rossa si riversa sul parquet per abbracciare la squadra, l’OLIMPIA MILANO È CAMPIONE D’ITALIA per la 26ma volta.
DH12 in mezzo ai tifosi in trionfo.
I giocatori vengono portati in trionfo, Curtis Jerrells viene in curva a due passi da me a sventolare il vessillo biancorosso, parte il coro “Siamo nooooi, siamo nooooi, i campioni dell’Italia siamo noooooi!!!!”. L’abbraccio di tutta la gente di Milano nei confronti della squadra è così forte che non si riesce ad allestire il palco per la premiazione, dopo le inutili richieste dello speaker, del capitano e di Cerella, si decide di premiare la squadra utilizzando il tavolo dei giudici e sulle note di “We are the Champions” Ale il capitano, insieme a Re Giorgio Armani alzano al cielo la coppa dello scudetto. Dopo 7 anni il dominio di Siena viene interrotto, si canta, si salta, si balla, si festeggia una vittoria attesa per tanto, troppo tempo. Nel mentre, onore ai 500 tifosi giunti da Siena, che, nonostante la sconfitta e la consapevolezza che la loro squadra dovrà ripartire dalle serie minori, non smettono di incitare i biancoverdi nemmeno per un secondo.
Tifosi di Milano vanno a stringere la mano e fare i complimenti ai giocatori di Siena, altri vanno sotto la curva degli avversari a rendere omaggio con applausi a scena aperta, dalla curva dell’Olimpia parte il coro “Tornerete in serie A”, i senesi rispondono gridando “Olimpia, Olimpia”. È la festa di tutto lo sport, è la festa di Milano, una città che ha ricominciato a respirare e vivere il basket. Grazie ragazzi, ci avete fatto vivere attimi indimenticabili, una pioggia di emozioni incredibile. MILANO CAMPIONE D’ITALIA, Milano e Siena campioni di sportività, il basket, uno spot che sia da esempio per tutti gli altri sport. I giocatori di Milano vengono attesi fuori dal Forum per ricevere il giusto tributo di applausi, la festa continua nelle piazze ed all’Arco della pace e festa sarà fino all’inizio della prossima stagione per rendere omaggio ai nuovi CAMPIONI.