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“...io che non parto e sto a guardarti e che rimango sveglio...”

Da Babbonline @babbonline
“...io che non parto e sto a guardarti e che rimango sveglio...”
C'è qualcuno che dice che questi giovani papà si sono un po' rammolliti. Che, sì va bene, hai avuto un figlio ma adesso torna com'eri prima. Che, a casa ce l'avrai la moglie e una nonna. Che tanto ora sono piccoli, aspetta che crescano.
 Mi è capitata all'orecchio la bellissima canzone di Vecchioni “Stranamore”, una delle tante, che vi invito ad ascoltare o a riascoltare facendo bene attenzione alle parole. In precedenza mi avevano colpite più altre parti del testo, adesso mi sono soffermato più nel momento in cui dice “... io che non parto e sto a guardarti e che rimango sveglio...”.
 Questa è la mia sensazione. Per me adesso non è il momento di partire da solo è il momento di stare insieme. Non potrei partire per imprese eroiche o epiche, non sarebbe il mio momento giusto. Dovranno aspettare traversate oceaniche in solitaria, conquiste di vette mai scalate, apertura di aziende dall’altra parte del mondo, conclusioni di contratti internazionali.  In questo momento voglio vedere crescere mia figlia e fare in modo che non passino troppi giorni dall’ultima volta che le ho rimboccato le coperte. 
  Bello l'eroe con gli occhi azzurri dritto sopra la nave, […]ed io ti ho sollevata figlia per vederlo meglio, io che non parto e sto a guardarti e che rimango sveglio.Forse non lo sai ma pure questo è amore.

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