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Io comunque questa città la odio

Da Silviapare
Ormai è diventato un classico: io attacco questa città ormai oscenamente ricca e avida, e Mr K la difende. E ogni volta che trovo la notizia di un locale storico della "vecchia" San Francisco in procinto di essere demolito per fare spazio a un condominio per ricchi, gli dico,con un amaro senso di trionfo: "eccone un altro. Tornaci presto, perché sarà l'ultima volta." Stavolta toccherà a Grubstake, uno storico diner dalle nostre parti che restava aperto fino alle 4 di notte, cosa incredibile in questa città dove la gente mangia alle 6 e va a letto con le galline. I proprietari lo hanno venduto facendosi promettere che il nuovo acquirente lo avrebbe mantenuto così com'è, e subito dopo l'acquirente ha portato in comune un progetto per un bel palazzone di sette piani. La città sta ancora esaminando il progetto. Haha, chissà cosa risponderà il caro sindaco (nel senso di costoso) ora indagato per corruzione (e basta con la stronzata che "queste cose succedono solo in Italia", per favore).
Io comunque questa città la odio
Qualche mese fa è toccato al Chameleon, il nostro caffè preferito sotto casa, un tempo frequentato dagli scrittori della zona che si piazzavano lì a scrivere per tutto il giorno sotto il benevolo sguardo di Melanie, la simpatica gestora. Mr K ci aveva passato anni, lì dentro. In questo caso pare che il proprietario fosse infastidito dai bambini che scrivevano con "scivolosi gessetti" sul marciapiede, e dal food truck (uno dei tanti furgoni-ristoranti ambulanti che vanno tanto di moda in città) che si fermava lì davanti una volta alla settimana. Ora rimarrà così, sbarrato, chissà per quanto: la città più ricca degli Usa sta cominciando ad assumere l'aspetto di una città depressa, perché - come raccontavo a Spicy Ginger Ale che a New Orleans ha un problema analogo - tutti i baretti e i negozietti per gente normale chiudono e non vengono sostituiti da niente perché con un'attività normale nessuno può permettersi di pagare gli affitti osceni di questa città.

Io comunque questa città la odio

Il Chameleon ieri


Io comunque questa città la odio

Il Chameleon oggi

Insomma, se a casa mia, in Italia, posso stare certa che se esiste un bel prato arriverà presto qualcuno a distruggerlo, qui ormai non ho più dubbi che se esiste un locale che mi piace - non fighetto, non caro, con un'atmosfera simpatica, magari con bella musica - prima o poi arriverà qualcuno a farlo chiudere. Che palle, però. Ma quand'è che scoppia, questa bolla della tech economy? Voglio sedermi sulla sponda del fiume e vederne passare il cadavere.
(L'ultima notizia è che la città non riesce più a trovare insegnanti per le scuole pubbliche, perché con uno stipendio di insegnante non ci si può permettere di abitare a San Francisco. Naturalmente lo stesso vale per anche per altri fornitori di servizi essenziali, tipo infermieri, pompieri, spazzini... vi ricordate come finiva re Mida?)

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