Spiattellata così ai quattro venti vi dico la verità.
Io cucino!!!
Anzi no, mipiacecucinare.
Giusto per essere più chiari, nel caso non si fosse capito.
Mi sento un po' come Tiana.
Mi piace triturare.
Giuro che quando sono con il mio supercoletellaccio da cucina e tagliuzzo le verdure sottili sottili mi sento molto soddisfatta.
E mi sento anche un po' Gualtiero Marchesi e un po' Benedetta Parodi (solo perchè cucino perfettamente vestita).
Non preparo mai piatti banali.
L'insalata, per dire, si mangia si e no una volta al mese.
Al contrario quiche alle verdure, pizze rustiche, parmigiana di zucchine o straccetti di pollo al latte con i funghi sono all'ordine del giorno.
Li trovo piatti belli.
E buoni.
Vuoi mettere la bellezza (e la bontà) di una quiche alle verdure con la pasta e fagioli?
Non c'è storia.
I 5 sensi li uso tutti: in cucina e a tavola.
E' musica lo sfrigologio degli aromi nell'olio.
Il profumo del brandy mentre evapora.
Un piatto servito bene.
Mangiare anche con le mani.
E il gusto va da se...
E poi vado di istinto.
Un giorno torno a casa e mi viene voglia di cucina.
Ieri ad esempio ero partita con l'idea di preparare il cous cous e sono finita a preparare una treccia rustica.
Avevo in casa questo:
e della scamorza.
Ho preparato l'impasto di una brioche rustica (250 gr di latte, 550 gr di farina, un uovo, 10 gr di sale, un pizzico di zucchere, un lievito di birra e 50 gr di olio di oliva).
Ho lasciato riposare l'impasto per un'ora.
Nel frattempo ho tagliuzzato la scamorza e ho cucinato in padella le verdure
Passata un'ora ho preso la pasta e l'ho stesa dividendola in tre strisce uguali.
Su ogni striscia ho steso la scamorza e le verdure, ho arrotolato ogni singola striscia ed ho formato una treccia, l'ho fatta riposare due ore.
Metto il forno statico a 200 gradi, spennello con un tuorlo d'uovo la treccia e la inforno.
Dopo trenta minuti eccola pronta:
Vi assicuro che prepararla è semplicissimo.
C'è solo da attendere un po' per la lievitazione.
E vi assicuro che è buonissima.