Magazine Diario personale

“Io, dalla parte dell’amore ferito (sempre)”

Da Chiara Lorenzetti

zelda was a writer

“Dopo aver letto l’articolo di #Mauro Leonardi su  #huffingtonpost sulla terribile vicenda dello stupro di Roma, mi sono rimaste sulla pelle due parole: amore ferito. Ho letto enormi bassezze e volgarità sull’argomento e, per un drammatico attimo di nulla, mi sono sentita sola e disperata. Può l’Uomo ritenere questa tragedia un’occasione per verbalizzare oscenità e luoghi comuni di livello infimo? La risposta è sì. Ma c’è un ma. Non è vero che chi grida è la maggioranza, chi grida ha solo la voce più alta. Oggi, con gentilezza, voglio dire a tutti che sono #dallapartedellAmoreferito e spero che anche voi, che passate spesso da queste parti, abbiate voglia di diffondere questo messaggio sussurrato e tenace. Questa foto è volutamente senza riferimenti al mio blog, usatela se volete. Sentitela vostra. Buona giornata a tutti #sharethelove

Così scrive questa mattina Camilla, alias Zelda was a writer (qui il suo blog), sulla sua pagina Facebook. Camilla è una delle figure virtuali che ispirano la mia vita. E dopo averla conosciuta posso dire che quello che si legge, è.
Mi trovo in perfetta sintonia con le sue parole, parole che stavo cercando questa mattina dopo aver letto alcuni dei commenti beceri e volgari in riferimento allo stupro della quindicenne a Roma da parte di un trentenne, militare.
Tutto subito mi sono sentita colma d’odio per certe persone, per la loro volgarità nel dire, per la presunzione di sapere sempre tutto e meglio degli altri, per la loro innata propensione a giudicare dando nomi alle persone, nomi offensivi, sempre. Per il talento di alcuni di denigrare, di distruggere, sempre, tutto quello che li circonda che non siano essi stessi. Mi è venuta voglia di gridare più forte, di dire la mia.

Poi è arrivata lei e ha scritto con grazia e gentilezza quello che sento, togliendomi un peso forte sul cuore, nella convinzione che chi è cattivo è poca cosa ed è solo più visibile perché urla.
Ma c’è un sottofondo di silenzio che cresce e costruisce bellezza, e questo, voi volgari e ignoranti nel dire, non lo vedrete mai.

bambino che studia alla luce del lampione

Chiara


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