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Io e il mare

Creato il 09 febbraio 2012 da Drittorovescio
IO E IL  MARE
Pomeriggio lento e pigro di un qualsiasi giorno di primavera con quel po' di sole che riscalda abbastanza da far dimenticare l'inverno. La discesa familiare verso la spiaggetta nascosta è tutta un fiorir di ginestre gialle, un giallo così pieno da riempire gli occhi e confondere le tonalità di verde delle foglie e delle spine nascoste. La sabbia delle piccole dune è soffice, ma via via che ci si avvicina al mare diventa più umida e piatta, appena solcata dalle onde lunghe che arrivano ancora spumose dopo la mareggiata.
E' la giornata ideale per cercare conchiglie particolari, portate a terra ormai vuote dalla furia del mare di ieri.
L'acqua ha portato a riva di tutto, rifiuti e cose perse, egagropile e alghe ormai nerastre e tra le pietre lisce della caletta dopo una ricerca attenta un occhio di Santa Lucia, portafortuna ambito dai pescatori.
Poco più in là, nascoste tra le foglie della posidonia strappata al fondale, appare il viola inconfondibile di qualche velella, portata chissà perchè da correnti estranee alle solite...
Amo questa caletta in modo particolare. Qui vengo ogni volta che posso per ammirare questo scorcio di isola che ormai mi appartiene come io appartengo a lei. Qui ho passato delle ore, semplicemente a godermi il rumore del mare ed il tepore del sole e lasciandomi quasi abbracciare da entrambi.
Qui ho sempre trovato il modo di sistemare i miei pensieri, anche quelli un po' più tristi...
Ma stavolta è veramente per una ragione speciale che sono qui. Stavolta è solo per sorridere e guardare avanti, oltre quella linea d'orizzonte che, adesso so, non finisce ma prosegue con me.
Adesso non è più tempo di sosta... è ora di andare....

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