Sono sguardi in bilico quelli di Io e Te. Stralci di fanciullezza. Il sogno misto al terrore che lacera il corpo e lo spirito.
Due occhi acerbi che cercano risposte. Sono due fari nell’oscurità quelli di Lorenzo (Jacopo Olmo Antinori), adolescente solitario che preferisce trascorrere sette giorni nascosto in cantina piuttosto che passare una settimana in montagna con i suoi compagni di scuola. Una precisione maniacale nel fare la spesa, sette elementi di ogni cosa scelta: lattine di coca, merendine, scatolette di tonno, succhi di frutta, il necessaire per sopravvivere ascoltando la sua musica e leggendo i libri che preferisce. In qualche modo sembra avere le idee chiare. Un padre assente, una madre asfissiante, ma ugualmente assente perché cementificata nel suo punto di vista, ignara di quello che suo figlio potrebbe pensare, provare, desiderare. Il milieu e’ quello della Roma bene.
Umido, polvere, penombra, oggetti antichi appartenuti ad una contessa, la vecchia padrona di casa, elementi che potrebbero incutere timore ad un ragazzino di 14 anni, ma per Lorenzo sembrano rappresentare pace e tranquillità, il suo mondo sotterraneo, così come sotterranea e’ la sua esistenza. Eppure niente e’ mai esattamente come ce lo si immagina. Proprio quando tutto sembra perfetto ecco arrivare l’inconveniente. Nel caso di Lorenzo l’inconveniente ha le sembianze di una ragazzona di nome Olivia (Tea Falco), la sua sorellastra che vive a Catania, figlia dell’ex compagna di suo padre. Olivia e’ il ritratto di una bellezza inquieta. Lunghissimi capelli biondi, dei nei sul volto che sembrano puntini da unire per cercare di capire cosa si celi dentro questa amazzone contemporanea.
Lorenzo e Olivia sono due esseri soli che per un momento si ritrovano insieme nelle segrete delle proprie coscienze. Olivia ha problemi di dipendenza dalla droga. Una personalità tosta, dura e fragile allo stesso tempo. Un detonatore di emozioni per Lorenzo. La macchina da presa, terzo protagonista della storia, li segue, li avvolge, li gira attorno e restituisce l’intensità di due anime e due corpi che per un istante trovano un contatto nella landa desolata in cui perversano. Una sapienza registica che dona verità emotiva e carnale.
Il terzo occhio che accompagna i due personaggi nati dalla mente dello scrittore più cinematografico italiano, Niccolò Ammaniti (L’Ultimo Capodanno, Branchie, Io Non Ho Paura, Come Dio Comanda), e’ quello del grandissimo maestro Bernardo Bertolucci. Ogni singola inquadratura e ogni minimo movimento di macchina sono parte integrante dello spazio diegetico, sono la storia stessa. Una goduria per lo sguardo. Fabio Cianchetti illumina con chiaroscuro realismo un ambiente piccolo e chiuso che si amplifica diventando mondo attraverso i sentimenti dei protagonisti.
Bertolucci e Ammanniti condividono la volontà di scavare nell’universo degli adolescenti, esploratori del ventre caldo di identità in costruzione. Quando i personaggi passano dal creatore ad una nuova mano in qualche modo diventano altro, si manifesta quella stessa différance di cui parla Jacques Deridda nell’atto della traduzione. Nel passaggio alla scrittura per immagini, il maestro Bertolucci, con lo stesso Ammaniti, assieme allo sceneggiatore Umberto Contarello e alla sceneggiatrice Francesca Marciano, hanno modellato Lorenzo e Olivia, conferendoli carne e sangue, diventando solitudine, fragilità, paure, isteria, grinta e forza sprigionate con gesti, occhi, parole in armonico e perfetto accordo fra loro.
Jacopo Olmo Antinori (impossibile non notare la somiglianza con Malcom McDowell di Arancia Meccanica) e Tea Falco (già fotografa di talento) sono perfetti nei panni di Lorenzo e Olivia. Indomiti, carichi, selvaggi.
La colonna sonora, da Space Oddity alla versione italiana Ragazzo Solo, Ragazza Sola del leggendario David Bowie, e ancora The Cure, Red Hot Chili Peppers, Muse, aderisce agli umori, ai colori, al dolore e alla speranza che queste due anime lasciano allo spettatore, con un finale mutato rispetto al libro.
Sono sguardi in bilico quelli di Io e Te. Stralci di fanciullezza. Il sogno misto al terrore che lacera il corpo e lo spirito. L’oscuro caos che agita Lorenzo e Olivia può dipingere il presente di molti, anche se dal mondo dell’adolescenza sono fuori da tempo.
di Alessandra Recchia