"Bamboccioni non si nasce, si diventa. Soprattutto in Romagna, dove l' imperante matriarcato pone sotto la protezione dell' azdora ( la donna romagnola) non solo il marito, ma anche i figli:"non vi scomodate, faccio tutto io", " inutile che ti allacci le scarpe o che ti tagli la bistecca, meglio se ci penso io". Il primo si salva con il caffè e con la caccia, i secondi si adagiano nel bamboccismo"
Parto da questo incipit, che fa parte di una serie di articoli contro i " bamboccioni " apparsi sull' allegato mensile del quotidiano La Voce di Romagna:" Le Ragioni dell' Occidente" per sviscerare la mia indignazione verso la mancanza di dignità che usiamo ai nostri giovani. Se chiamo stupido il mio amico, terrone il meridionale, bamboccioni i nostri giovani, non ho rispetto per loro e sicuramente non li amo.
Trovo che i tempi veloci e trasformisti di oggi abbiano stravolto il modo di vivere non solo dei giovani, ma di tutti.
Trovo assurdo che si guardi ad altri modi di vivere adducendo che inglesi ed americani i loro giovani li buttano fuori casa presto.....perchè cosa hanno ottenuto più dei nostri giovani, hanno forse meno angosce e meno problemi?
Trovo che una Nazione che offenda la sua forza del domani sia bislacca ed ingiusta verso di loro.
Ehi, dico, la vogliamo finire......bamboccione è un modo di essere, che non è solo dei giovani, la sua percentuale è presente variamente in tutti settori e in tutte le età.
In Romagna si dice:" l' ora de quajun ( coglione, ovvero una specie di bamboccione) capita a tutti, sono certa che come è capitata tante volte a me, è sicuramente capitata anche a chi ha coniato tale termine per i giovani.