Me ne sono resa conto da poco, un po' tardi vista l'età, ma ora che sono in questa condizione di equilibrio in cui mi muovo abbastanza agilmente e che mi permette di godere di me stessa e delle mie percezioni nonostante le difficoltà e le incazzature in cui nuoto quotidianamente, ho capito che è quello che cercavo, o almeno è ciò che mi fa stare bene. Non la posso chiamare felicità perchè non lo è: sono sola, non ho soldi, ho un lavoro di merda, sono costretta a vivere in un sistema che aborrisco, ogni giorno mi mordo la lingua per non mandare affanculo troppa gente, ovvio che non lo è, però non mi sento nemmeno di dire che sono infelice. Forse non è nemmeno equilibrio, potrebbe essere semplicemente una pacificazione interiore, un escamotage per trarre il meglio possibile da ciò che buono non è per niente, per non cadere nella trappola dell'effimero, una specie di coerenza con me stessa per garantirmi ampi margini di lucidità un un contesto che di lucido ha ben poco.
Forse è questa la maturità.....
O forse sto solo invecchiando....
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