“Mi è capitata una cosa mai successa fino ad ora. Lui ha 30 anni, otto più di me, appena laureato. Ci siamo conosciuti ad una festa, amico di amica, mi ha chiesto il numero ed abbiamo cominciato a sentirci. La prima volta che siamo usciti non è successo niente, bevuta, chiacchiere, niente di che. Carino. La seconda volta, invece, mentre eravamo in un locale, mi è praticamente saltato addosso…lì per lì l’ho respinto e lui ha attaccato a dirmi che sono una “bambina che gioca a fare la dura” che “a lui o la dai subito o ciao” e (testuali parole) “che sono un palo in culo”. Ci sono rimasta talmente male che non ce l’ho fatta nemmeno ad offenderlo come si deve. Me ne sono andata via con una mia amica e l’ho mollato lì. Adesso però questo mi sta ricercando. Perché? Che vuole? Io non ci voglio più uscire, come me lo levo di torno? Avrò fatto qualcosa di sbagliato io?!? Paola”
Paolina, dimmi dove sta di casa che intanto il palo lo prendo io e glielo vado a conficcare nel parabrezza della sua macchina! Così, per rimanere in tema pali. Moti di violenza a parte, trovo che il ragazzo in questione sia un MALEDUCATO, ARROGANTE e IRRISPETTOSO. A prescindere da tutto…
In più non si approfitta della timidezza di una ragazza più piccola. E’ veramente un atto di una bassezza infinita. Quando si vede una donna imbarazzata, intimidita o comunque non a proprio agio, andare a sfotterla in maniera sfacciata è un pessimo approccio che difficilmente aiuterà a sbloccarla…ed ottenere il risultato sperato (che sia una pomiciata o una bella trombata)! Per me è NO!!! Nemmeno se striscia come un verme. E non tanto perché ci ha provato, dopotutto “se non ci provi non lo scoprirai mai” (Cit. Spora), magari gli piacevi e gli piaci sul serio, quanto perché una volta constatata la tua reticenza, forse era meglio tenere la bocca chiusa e fare di tutto per passare una serata piacevole con te, magari per conoscerti meglio e capire cosa si nasconde veramente dietro al tuo fare da “dura“. E poi “palo in culo” è veramente una scelta lessicale espressiva degna del Principe delle Fogne, un modo in cui si può apostrofare un amico, un’amica particolarmente pesante o una fidanzata con cui si sta da dieci anni (e lo so che non sono proprio la principessa del bon ton, ma ad una persona con cui esco per la seconda volta giuro che non mi spingo a tanto manco io)!
Siete d’accordo? Vi hanno mai offeso perché non vi siete concesse? Ce lo raccontate a me e a LaMario in diretta su radio m2o? Dalle 18.20, come tutti i venerdì. Vi aspettiamo :)