Io non sono come voi
di Italo Bonera
Gargoyle edizioni
256 pagine, 14.90 euro
Sinossi
Nell’anno 2059, durante una calda serata estiva, un uomo sta tranquillamente fumando la sua sigaretta seduto sul sagrato di una chiesa, quando viene arrestato per avere preso le difese di un ragazzo extra-comunitario aggredito dalla polizia. Potrebbe essere un evento del tutto insignificante se non fosse che, per pagare il suo inesistente debito con la giustizia, viene condannato a prestare servizio allo Stato come mercenario.
Ignara vittima sacrificale di un regime totalitario mascherato da democrazia, per il mite professore questa è l’occasione per sperimentare un piacere sino allora sconosciuto: il piacere di uccidere. Privato della sua natura, l’uomo senza nome deciderà di vendicarsi contro tutti coloro che hanno risvegliato in lui il demone. Nel bel mezzo della sua cruenta missione vendicativa, però, si rende conto che qualcosa non torna, che alcuni importanti dettagli sono stati trascurati e la sua vita, come quella dei suoi amici, è in pericolo.
Commento
Interessante titolo fantapolitico/distopico inserito nel catalogo di Gargoyle Books, Io non sono come voi è un romanzo decisamente atipico nel panorama narrativo italiano.
Italo Bonera, l’autore, ha fatto di tutto per offrirci la visione di un’Italia futura che fa specchio deformante del paese odierno. Le brutture attuali sono amplificate, i difetti si sono moltiplicati, e le poche, apparenti conquiste sociali sono perlopiù di facciata, oppure sfruttate in un complesso sistema di corruzione e di scambio di favori.
Il protagonista, uno come tanti (uno di noi), compie la sua trasformazione in giustiziere dopo essere passato nel tritacarne della TotalDemocrazia, un sistema spietato e meschino in cui equità e legge sono parole senza senso.
Incolpato dapprima di un piccolo crimine, strumentalizzato in sede di giudizio, e poi di un omicidio, il protagonista si trova costretto a pagare il suo pegno nella Terza Divisione, corpo militare di galeotti al servizio dello Stato. Ma questo è solo l’inizio: braccato come assassino del gendarme che ingiustamente lo fece finire in galera, si scopre infine latitante.
Costretto a nascondersi nell’anarchico e incontrollato Distretto Cinese, il nostro antieroe (che più “anti” non si può) medita infine un piano per vendicarsi di tutti coloro che l’hanno fatto precipitare in questa sorta di inferno personale.
Bonera non ha mezze misure nel dipingere un paese dalle tinte fosche. Più grigio che nero. Grigio come il colore della mediocrità, del futuro nebbioso e immutabile, che non vede possibilità di cambiamento, nemmeno tramite un processo violento o rivoluzionario.
Ed è proprio questo aspetto, la mediocrità, a permeare le pagine di Io non sono come voi.
Non è – ovviamente – un insulto alle capacità dell’autore (che invece è molto bravo), bensì una valutazione che ben si adatta al 90% dei personaggi che danno vita a questa storia.
I pochi che spiccano nel grigiore sono comunque ingranaggi di un meccanismo che funziona in automatico. Un meccanismo fatto di ingiustizie e di prevaricazioni, di corruzione e di criminalità di Stato.
Lo stesso protagonista non si distingue per particolari doti morali o umane, bensì come scheggia impazzita, come distruttore dello stesso sistema che l’ha creato.
Romanzo cupo e non troppo velatamente riferito a ciò che sta diventando l’Italia, Io non sono come voi ci lascia addosso un senso di inquietudine e di disgusto, perché basta guardare fuori dalla finestra per accorgerci che il 2059 del romanzo potrebbe essere tranquillamente il 2014 o il 2015, o forse anche l’anno in corso…
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(A.G. – Follow me on Twitter)