E’ bello avere parole da dare, da esprimere, da raccontare, ma è anche bello riceverle.
Forse non sappiamo più farlo? Non sappiamo più donare?
O forse non sappiamo andare a trovarle (le parole) dove i nostri compagni di viaggio sono andati a riporle. Non sappiamo dare fiducia?
Ogni volta che faccio una visita sui blog che abitano il web per poi venirvelo a raccontare, io scopro se c’è ancora fiducia nel mondo.
Prima di andarci so già quello che vi troverei e che vi trovo.
Tanta gente che è piena di iniziative e talento; che viene sulla rete per rilassarsi, per ritrovarsi, per riflettere, per scambiare pensieri, per creare qualcosa di personale, anche con un poco di protagonismo, quel tanto che non disturba e non inganna.
Per me il web rimane e per molto tempo ancora rimarrà una cosa meravigliosa.
Si può ribattere quello che si vuole sulla rete, ossia che è pericolosa, che va conosciuta, che non è il posto dove andare a metterci le nostre foto private e privatissime (sprovveduto chi lo fa) e nemmeno i nostri pensieri privati e privatissimi.
Ma non si può più certo sostenere che potremmo d’ora in poi farne a meno.
Il popolo di facebook e di twitter si rivolterebbe nella tomba, nell’ipotesi che dovessero ritrovarsi tutti quanti messi da parte.
Ma io credo anche il popolo dei blog; anzi, questo più che mai.
Un mondo senza il web non è più immaginabile nè auspicabile.
E lo sarà sempre di più, parte del nostro quotidiano.
Perchè con il web non solo ci andiamo a divertire, cazzeggiando qui e in là; ci andremo sempre più, come in parte già facciamo, per lavorare, crescere, produrre, ispirare, creare, conoscere, scoprire.. e per qualcosa che ancora non so definire.
Ci penserò.
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