Fab torna a casa e mi trova davanti al pc in preda alle crisi depressive.
- Oddio… non lo so…. In questo periodo non quaglio….dovevo finire di lavorare delle foto per il corso ma non sto a nulla…. Mi ha telefonato mia sorella e l’ho liquidata in pochi minuti… i miei non sono riuscita a chiamarli…. Tu sei tornato e io non sto a niente…..quella cavolo di fettina di carne che avevo messa a scongelare tornata dal lavoro è ancora un blocco di ghiaccio….non ho fatto la spesa e il frigo è vuoto. Il blog non riesco più ad aggiornarlo con frequenza assidua….
Al lavoro la stessa cosa…. Quando pensi di aver finito una cosa…. Ti rendi conto che sei indietro con altre 300.000.
Vorrei fare tante cose…. Ci provo…cerco di fare il più possibile…. ma mi sento indietro con tutto, sempre con quel senso di frustrazione… quel senso di incompletezza….
Non quaglio…. Non come vorrei -
Fab si siede vicino a me sul divano e mi ascolta.
Non dice nulla. Poi si alza e mi porta al centro della stanza. Si posiziona dietro di me e mi fa girare lentamente intorno alla stanza mentre mi parla.
- Guarda…. Ti faccio vedere una cosa….. guarda quel divano…. Lo hai quagliato tu…. Quel frigio… quel tavolo…. Quelle sedie….quella cucina…. E poi….vieni nella stanza da letto….lo vedi quel letto?… sai hai quagliato anche quel letto …. E quell’armadio…. E anche nella seconda stanza hai quagliato tante cose… come quella scrivania…. Quel divano letto… quell’armadio… In questa casa tu hai quagliato un sacco di cose.
Ogni cosa quagliata in questa casa è stata quagliata da me e da Fab, però alla fine del suo discorso io avevo le lacrime per l’emozione di tutte le quaglie quagliate
Magazine Viaggi
Potrebbero interessarti anche :